Press
Agency

In Valtrebbia la prima cascina che produce latte e biometano

Bureau Veritas certifica il primo impianto che unisce filiera agricola, alimentare ed energetica

L'economica circolare partorisce una nuova realtà italiana. Si tratta di Cascina Bosco Gerolo Società agricola Srl, certificata da Bureau Veritas. Parliamo della prima fattoria circolare che sfrutta come risorsa energetica i reflui dei bovini trasformandoli in biometano, recita una nota del certificatore. In Italia, è il primo impianto di produzione di biometano che unisce nella stessa realtà familiare la filiera agricola, alimentare ed energetica. 

Nella fattoria situata in Valtrebbia, nel Piacentino, è presente una successiva fase di compressione del biometano prodotto per lo stoccaggio e la distribuzione stradale con vendita ai cittadini: il biometano viene erogato ai cittadini tramite un distributore stradale, anche self-service, presente nell’area dell’agriturismo.

Il distributore di biometano dell’azienda zootecnica è stato inaugurato pochi giorni fa, a fine marzo: è realmente a km zero perché il carburante viene prodotto partendo dallo scarto dell’allevamento, il letame. IL successo è stato decretato dagli stessi utenti: basta guardare le code di auto che si sono formate in queste settimane, dal giorno della inaugurazione. Il merito è del prezzo: 1,19 Euro al kg contro una media odierna di poco superiore ai 2 Euro. Uno "sconto" possibile grazie alla materia prima utilizzata per produrlo: il letame della azienda zootecnica.

Bureau Veritas ha rilasciato il certificato alla fattoria che risulta essere dunque il primo impianto così strutturato a ottenere la certificazione di prodotto del Biometano: il meccanismo di certificazione di prodotto ai sensi del DM 14.11.2019 permetterà a Cascina Bosco Gerolo di poter accedere al riconoscimento dei Cic, i Certificati di immissione in consumo previa qualifica con il Gse Gestore dei servizi energetici. La peculiarità che rende pionieristica questa azienda è la sua capacità di valorizzare tutte le fasi della filiera, inclusa quella mangimistica, agricola e zootecnica: per valorizzare al massimo questi materiali, inclusi i reflui delle vacche, è presente un biodigestore anaerobio per la produzione di biogas e una successiva fase di upgrading a biometano.

L'azienda si definisce una "fattoria ecosostenibile" che ha trovato in Bureau Veritas il partner tecnico in grado di certificare la tracciabilità e la sostenibilità del biometano prodotto e venduto da questo impianto. L’attività di verifica di ogni passaggio di produzione, partendo dalle materie prime al prodotto finito, permette di garantire la sostenibilità del biometano e di classificarlo come "Avanzato".

Il ciclo produttivo avviene tutto in azienda grazie a biodigestori anaerobici che trasformano la materia prima in gas, che viene poi purificato rendendolo idoneo all’autotrazione -spiega Nicoletta Cella contitolare insieme a Serena Cella-. Metano che viene utilizzato innanzitutto per muovere i mezzi agricoli dell’azienda, consentendo di contenere i costi e le emissioni inquinanti in atmosfera”.

Suggerite

Tensioni Usa-Italia sulle auto cinesi

Patel: "Chiediamo enfatizzare trasparenza e sicurezza nazionale sui dati"

Il battito d'ali di una farfalla può provocare un uragano dall'altra parte del globo. Per dire che nel mondo globalizzato un piccolo cambiamento che avviene in un Paese può causare profondi mutamenti c... segue

Venti marchi interessati al mercato italiano

È quanto emerge da un rapporto

Oltre 20 marchi automobilistici che operano nel settore della mobilità sostenibile sono interessati ad entrare nel mercato italiano. Si tratta di brand che hanno nella propria gamma almeno un veicolo... segue

Noto operatore presenta colonnine da 400 kW

Multinazionale europea tra i principali player globali del settore

Un noto operatore europeo attivo nel settore delle auto elettriche ha presentato una nuova colonnina di ricarica ultrafast con potenza da 400 kW. Il dispositivo, denominato A400 Hpc, è stato esposto in... segue