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L'estate bollente dei pendolari delle Cinque Terre

Si moltiplicano le proteste: niente mascherine e sovraffollamento dei treni

Mascherine non indossate dai turisti, soprattutto stranieri, e affollamento dei treni stanno rendendo l'estate dei pendolari liguri insopportabile. Le proteste si stanno accumulando. Martedì mattina scorso, secondo quanto riporta il quotidiano genovese Il Secolo XIX, il treno in partenza da La Spezia alle 12:55 era pieno all'inverosimile e quasi la metà dei passeggeri, soprattutto i turisti stranieri, non indossava la mascherina.

La situazione, dicono i pendolari, si ripete da tempo e viene puntualmente segnalata dai turisti, principalmente italiani, ma soprattutto dai residenti che quotidianamente devono prendere il treno per raggiungere La Spezia. I treni sono sovraffollati, soprattutto nell'orario considerato di punta, dalle 9:30 alle 12, da La Spezia verso le Cinque Terre, e dalle 17 alle 20, nella direzione opposta, dalle Cinque Terre alla Spezia.

Cittadini e viaggiatori chiedono maggiori controlli e che sia fatto rispettare l'obbligo di utilizzare la mascherina. Senza tanti giri di parole, Rino Ricci, che viaggia ogni giorno sulla tratta La Spezia-Cinque Terre parla di treni pollaio. "Non solo treni ma anche code alla biglietteria, tante persone e quasi nessuna mascherina indossata, poi l'assembramento per salire sul treno -sottolinea Ricci-. Una volta a bordo almeno il 70% dei passeggeri non indossava la mascherina, quando per legge è obbligatorio e deve indossare la ffp2".

"I controlli non esistono come non sono praticamente mai esistiti nemmeno durante i momenti di forte contagio -aggiunge Ricci-. I controllori si rifugiano in un vagone, dove spesso si chiudono dentro al riparo, mentre i viaggiatori onesti e paganti rimangono in balia di chi fa quello che vuole. I passeggeri che si azzardano a chiedere agli altri viaggiatori di indossare la mascherina vengono spesso derisi, offesi e a volte anche minacciati".

Sono tanti anche i viaggiatori e i cittadini delle Cinque Terre che lamentano il fatto che le segnalazioni non vengono accolte. Per molti cittadini servono anche più controlli da parte della polizia ferroviaria bordo dei treni in transito nelle Cinque Terre. 

"I lavoratori pendolari che sono costretti a prendere il treno per recarsi al lavoro sono lasciati allo sbaraglio nell'indifferenza totale delle istituzioni, degli organi d'informazione, di chi deve fare rispettare le norme a bordo dei treni", conclude Ricci

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