L’intesa tra Ucraina e Russia per avviare i corridoi commerciali per l'esportazione di cereali è stata ufficializzata oggi a Istanbul. L'accordo tra i due Paesi in guerra, è stato mediato dal governo della Turchia e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), che a loro volta hanno sottoscritto il documento. Non un accordo diretto tra le due parti in conflitto, ma pur sempre una primo vera intesa tra le due parti belligeranti.
Plauso dagli Stati Uniti. Un respiro di sollievo per i Paesi poveri, che rischiavano una crisi alimentare. Intanto, come anticipato da Mobilità.news (Mercantili in Ucraina pronti ad imbarcare grano) navi e mercantili sono già in territorio ucraino pronte ad imbarcare il prezioso carico. L'accordo prevede che le spedizioni di cereali verso l'estero riprendano da tre porti che torneranno sotto il pieno controllo ucraino: Odessa, Pivdennyi e Chornomorsk. Kiev si occuperà di sminare le acque, mentre Mosca ha spostato le navi militari che assediavano gli scali marittimi. L'intesa non dovrebbe prevedere scorte militari per le navi che trasporteranno il grano.
Ad annunciare l’accordo è stato l'ufficio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande mediatore dell'intesa, che viene sottoscritta dalle delegazioni russa e ucraina nel palazzo Dolmabahce, sullo stretto del Bosforo, nella città di İstanbul. L'intesa arriva a tre giorni dalle prime indiscrezioni filtrate in occasione dell'incontro a Teheran, in Iran, tra il presidente turco e il suo omologo russo Vladimir Putin.
Queste alcune condizioni dell'accordo: il Cremlino ha chiesto e ottenuto che l'intesa preveda anche lo sblocco delle esportazioni bloccate di cereali russi. Dal canto suo l'Ucraina ha promesso una "risposta militare immediata" in caso di "provocazioni" russe dopo la firma dell'accordo sul grano. In ogni caso, l'intesa consentirà di sbloccarne circa 25 milioni di tonnellate compresi altri cereali bloccati nei porti.