Lo stereotipo che abbiamo della Germania è quello di un Paese ordinato, pulito, preciso. Sul fronte dei trasporti tutto è cambiato da quando le autorità hanno riaperto le frontiere ai viaggi internazionali e allentato le restrizioni per limitare la diffusione della pandemia. Gli aeroporti presi d'assalto, come ogni estate, dai vacanzieri non reggono l'onda d'urto e i passeggeri attendono ore in fila per i bagagli e ai varchi dei controlli di sicurezza.
A guardare il trasporto automobilistico non va meglio: molte autostrade sono in rifacimento e chi si mette in viaggio, soprattutto nei fine settimana, rimane imbottigliato in lunghe code di decine di chilometri a causa dei numerosi cantieri. Stesso discorso per quanto riguarda il trasporto ferroviario: le linee sono antiquate e i treni raramente sono puntuali, anche quelli cosiddetti superveloci, che hanno fino a 30 anni di servizio alle spalle. È il raccolto che fa Roberto Giardina, giornalista che vive in Germania, sulla pagine del quotidiano economico "Italia Oggi".
Mentre il vettore aereo Lufthansa annuncia gli scioperi in agosto, questo fine settimana cominciano le grandi vacanze in Baviera e nel Baden-Württemberg e quasi tutti partiranno in auto per il Sud. Certo, scioperano anche i dipendenti delle Autobahnen, le autostrade, ma tale protesta scoraggia meno dei continui disagi in aeroporto: soprattutto a Bonn-Colonia, Düsseldorf, Francoforte, Berlino-Brandeburgo dove solo il 45% dei voli è puntuale. La situazione caotica si estende agli scali di mezza Europa: Parigi, Bruxelles, Londra.