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Autostrada A4: ipotesi quarta corsia nel 2026

Alcuni comuni vicentini, veronesi e padovani sono sul piede di guerra

Il 2026 sarà un anno spartiacque per la città di Altavilla Vicentina, in Veneto. Tra quattro anni infatti scadrà la concessione per la gestione dell'autostrada A4 alla società "A4 Holding" ed all'orizzonte si delinea l'ipotesi di allargamento della carreggiata per ospitare una quarta corsia. La Regione Veneto ha definito l'opera come "ineludibile", ma tanti abitanti della città vicentina sono contro, perché spezzerebbe in due la città.

"Non credo che, per il nostro territorio, sia necessaria un'altra corsia. Nel giro di pochi mesi sarà aperta la superstrada pedemontana veneta e credo che potrà assorbire in maniera efficace il traffico. Per quanto riguarda Altavilla poi una quarta corsia non porterebbe certo benefici al paese, sarebbe un sacrificio inutile", sostiene il sindaco di Altavilla Vicentina, Carlo Dalla Pozza.

Sulla linea simile è l'ex-sindaco Claudio Catagini: "Anni fa avevo pure detto che sarei stato pronto ad organizzare i cittadini per bloccare l'autostrada e la posizione rimane la stessa. Come cittadini non ne possiamo più di inquinamento e rumori e non vogliamo nella maniera più assoluta che la 4 corsia passi per Altavilla. Nel nostro territorio passa già l'autostrada, la ferrovia e poi Tav, la strada provinciale. Credo sia abbastanza".

La scorsa settimana il vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, ha convocato sindaci ed assessori dei comuni di tre province: Vicenza, Verona e Padova. In prima linea contro l'opera ci sono Montecchio, Montebello, Brendola ed Altavilla, i cui territori sono attraversati sia dalla A4 che dal più recente cantiere Tav (Treno ad alta velocità). Tra i timori dei residenti c'è anche il mancato posizionamento delle barriere fonoassorbenti che attendono da anni.

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