“Prendiamo atto ed accogliamo con positività i dati riportati da Fercargo, basati sulla rilevazione di Eurostat diffusa ieri, che riportano una crescita del trasporto-merci ferroviario nell’Unione europea, sfiorando i 399 miliardi di tonnellate-chilometro con un incremento dell’8,7% nel 2021, avvicinandosi ai livelli del 2018 ed, in particolare, il miglioramento delle prestazioni del trasporto merci su rotaia”. È quanto dichiara Fit-Cisl in una nota che prosegue: “I segnali positivi di ripresa ci sono e sono evidenti ma adesso confidiamo in una accelerazione della realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), per recuperare il ritardo infrastrutturale che il Paese ha accumulato negli ultimi anni”.
"Tuttavia, proseguono dalla Federazione dei trasporti cislina, non possiamo sottacere che all’interno di Fercargo vi siano ancora diverse aziende appartenenti al settore merci ferroviario che non applicano il contratto di riferimento per i propri dipendenti, e cioè il Ccnl Mobilità/Attività ferroviarie, nonostante vigano le medesime regole per l’accesso all’infrastruttura, la circolazione ferroviaria, il sistema di sussidi/ristori".
"Il Ccnl di riferimento, l’unico che risponde alle peculiarità del trasporto ferroviario, è modulare in quanto contiene una sezione specifica per ogni modalità di trasporto ferroviario (Alta Velocità, Trasporto regionale, Trasporto-merci, stazioni, servizi accessori e complementari) e, pertanto, essendo coerente con le peculiarità delle imprese ferroviarie, è l’unico Ccnl che può garantire anche il rispetto e il mantenimento di elevati standard in materia di sicurezza sul lavoro".
"Per questo motivo, continua la nota, sollecitiamo ancora una volta, Fercargo ad avviare un confronto con il sindacato per procedere all’adeguamento immediato delle condizioni contrattuali per tutte le aziende ad essa associate".
"I dati diffusi da Eurostat, conclude la nota, dimostrano come la ripresa del settore stia avvenendo in maniera graduale ma costante dopo il rigido stop imposto dalla pandemia. Il processo di crescita, però, deve coincidere con l’applicazione delle condizioni normative e contrattuali previste, per garantire continuità occupazionale e di qualità e le giuste tutele, riconoscendo le competenze e le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nell’ambito delle imprese ferroviarie che non applicano ancora il Ccnl di settore".