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Porto di Civitavecchia: sequestrati rifiuti destinati in Africa

Nel corso dei mesi scorsi bloccato

I funzionari dell’Agenzia dogane e monopoli (Adm) in servizio presso il porto di Civitavecchia, insieme ai Carabinieri forestali della locale stazione di presidio del territorio, nel corso dei mesi scorsi hanno bloccato un traffico illecito di rifiuti diretti in Senegal, Togo e Tunisia, nell’ambito di due importanti operazioni internazionali volte al contrasto degli illeciti di tale natura, denominate “Demeter VIII” e “Trash”. 

In tale contesto, in particolare, sono stati posti sotto sequestro, negli spazi doganali dello scalo portuale civitavecchiese, tre partite di merce per un peso complessivo di 32 tonnellate e 23 mila Euro di valore.

Tra i rifiuti, 38 motocicli interi fuori uso e parti di ricambio, un’autovettura e motori per mezzi industriali non bonificati, apparecchiature elettriche ed elettroniche, mobilio ed oggetti per la casa.

I rifiuti, stivati in container, erano dichiarati per l'esportazione da operatori con sede nel Lazio e nelle Marche. 

Le documentazioni doganali di esportazione di accompagno dei container risultavano non corrispondere alla reale natura delle merci in essi contenute. 

I reati configurati sono il falso ideologico in dichiarazione pubblica, attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, trasporto e traffico illecito dei rifiuti con l’aggravante ambientale.

I container, ora posti sotto sequestro, sono il frutto di un’accurata analisi del rischio, svolta ai sensi dell’articolo 46 del Codice doganale dell’Unione, condotta dal Reparto antifrode dell’Ufficio delle dogane di Civitavecchia, in sinergia con Ufficio di intelligence della Direzione antifrode centrale e con l’intervento della Regione Carabinieri forestali “Lazio” – sezione di Civitavecchia.

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