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Intermodalità: dalla Svizzera 67,5 milioni di Euro per Milano-Smistamento

Incontro a Roma tra Gruppo Fs, Hupac e Teralp

Sempre più interconnesse Italia e Svizzera, dopo lo sblocco del finanziamento del governo elvetico di 67,5 milioni di Euro per la realizzazione del nuovo terminal intermodale di Milano-Smistamento. Una infrastruttura innovativa, dotata di attrezzature tecnicamente avanzate, indispensabile per lo sviluppo sostenibile del trasporto di merci tra l’Italia e l’Europa, in particolare con la Svizzera.

L’importante sblocco del finanziamento pubblico è stato al centro dell'incontro tenutosi nei giorni scorsi a Roma tra i vertici del Gruppo Fs e quelli dell’operatore svizzero Hupac che, tramite la società Teralp (partecipata di Mercitalia Logistics e da Hupac), darà avvio ai lavori. All’incontro erano presenti Luigi Ferraris (ad Gruppo Fs), Carlo Palasciano (Chief International Officer e presidente di Mercitalia Logistics), Gianpiero Strisicuglio (ad Mercitalia Logsitics), Bernhard Kuntz, (presidente Teralp), Benedetta Masciari, (Cfo Hupac) e Piero Solcà, (consigliere Teralp). Un incontro che ha fatto seguito all’accordo stipulato tra Gruppo Fs e Hupac lo scorso mese di ottobre. 

Milano-Smistamento sorgerà su un’area di circa 240.000 metri quadri e sarà costituito da quindici binari di lunghezza di 740 metri, sei gru elettriche a portale, oltre a parcheggi per semirimorchi, uffici operativi e un magazzino per lo stoccaggio di pezzi di ricambio e per piccole manutenzioni. I lavori di realizzazione dell’opera avranno una durata di tre anni e, una volta a pieno regime, il terminal offrirà una capacità massima di 22 coppie di treni al giorno, arrivando a movimentare annualmente circa 395.000 Uti (Unità di trasporto intermodale). L’investimento complessivo sarà di circa 108,5 milioni di Euro.

Lo sviluppo di Milano-Smistamento rientra negli obiettivi del Piano industriale del Gruppo Fs di incrementare la qualità del trasporto intermodale ed ampliare il network del traffico su ferro così da raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030 del 30% di merci trasportate su rotaia.

L’investimento elvetico fuori dai propri confini nazionali non rappresenta una novità. La Confederazione svizzera ha già finanziato altri terminal di trasbordo italiani, come quelli di Brescia e di Piacenza. Un contributo concreto in chiave anche di sostenibilità, con l’avvio di Milano-Smistamento sarà infatti possibile coprire, in un solo anno, la quantità di merce trasportata da 150.000 spedizioni di camion.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.

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