Il settore nautico sta affrontando una carenza significativa di manodopera, nonostante abbia registrato un fatturato record nel 2023, con una crescita notevole, soprattutto nell'export. Barbara Amerio, consigliere e presidente della sezione navi da diporto oltre 24 metri di Confindustria Nautica, nonché amministratore delegato del Gruppo Permare, ha sottolineato la necessità di rafforzare gli sforzi per reperire personale a tutti i livelli.
Amerio osserva una sorta di "barriera invisibile" che separa il porto dalla città, portando i giovani ad intraprendere strade lontane da casa senza considerare le opportunità altamente specializzate e ben remunerate offerte dal settore nautico. La domanda copre un ventaglio ampio di competenze, dalle mansioni manuali alla gestione, fino agli ingegneri. Inoltre, la necessità di integrare più donne nel settore è cruciale: attualmente rappresentano solo il 2% della forza-lavoro marittima, ma quando accedono a queste posizioni, si dimostrano altamente competenti. Pertanto, rivedere gli organigrammi per includere più figure femminili è fondamentale, anche per quanto riguarda gli equipaggi.
Le cifre parlano chiaro: l'industria nautica in Italia impiega oggi 30 mila lavoratori diretti, ma c'è ancora spazio per espandersi. La possibilità di accrescere i cantieri navali ed aumentare l'assorbimento di manodopera permetterebbe una produzione maggiore, rispondendo ad una crescente domanda. Tuttavia, la mancanza di personale adeguato potrebbe portare le aziende a competere tra loro per gli stessi lavoratori, rischiando di compromettere la crescita del settore.
Per affrontare questa sfida, è essenziale unire le forze a livello istituzionale ed educativo per promuovere le professioni nautiche tra i giovani e rafforzare la formazione nel settore, garantendo così un futuro sostenibile e prospero per l'intera industria.
Sfide ed opportunità nella nautica italiana: focus sulla manodopera
Carenza ed inclusività: il futuro del settore
Genova, GE, Italia
Mobilita.news
Suggerite
Porto di Trieste in calo, ma senza allarmi
Movimentate nei primi nove mesi del 2025 43,9 milioni di tonnellate di merci, in lieve calo (-0,62%) rispetto ai 44,1 milioni dello stesso periodo del 2024.
La flessione più evidente riguarda i container, con 515.508 Teu e una contrazione del 16,8%, legata soprattutto alla fine dell’alleanza 2M tra Maersk e Msc e ai minori trasbordi verso Porto Marghera. Tu... segue
Nuova rotta strategica per porti e logistica tra Italia e India
Gruppo di lavoro bilaterale per rafforzare la cooperazione marittima e infrastrutturale
Italia e India in una nuova fase di cooperazione marittima e logistica. Durante la India Maritime Week di Mumbai, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha incontrato il ministro... segue
Arriva nei porti di Genova e Ravenna arriva l’HVO Diesel di Enilive
Con una capacità di 1,65 milioni di tonnellate/anno la società è tra i principali produttori europei di HVO
Enilive, società dedicata alla mobilità sostenibile, ha introdotto nei porti di Genova e Ravenna il biocarburante HVO Diesel per la marina, al 100% da materie prime rinnovabili, con consegne dirette a... segue