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Aumenti pedaggi autostradali 2025: ecco cosa cambia

Ritocchi alle tariffe per alcune tratte, mentre 22 concessionarie mantengono i prezzi bloccati

Dal 1° gennaio sono entrati in vigore gli adeguamenti tariffari per una parte della rete autostradale italiana, un intervento che si allinea al tasso di inflazione programmato per l'anno. L'aumento riguarda esclusivamente le tratte gestite da Autostrade per l'Italia (Aspi) e dalla concessionaria dell'autostrada Napoli-Pompei-Salerno, mentre le tariffe delle altre 22 società concessionarie rimangono invariate.

Per la rete gestita da Aspi, che copre circa 2.800 chilometri, è stato applicato un incremento dell’1,80%, approvato dal ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (Mit). Questo adeguamento è stato reso necessario per garantire la sostenibilità delle concessioni e rientra nel quadro delle normative previste dalla legge n. 193 del 16 dicembre 2024.

Un caso particolare è rappresentato dall’autostrada Napoli-Pompei-Salerno, dove l’incremento è leggermente inferiore, pari all’1,677%, in considerazione delle condizioni economico-finanziarie specifiche della tratta.

Grazie all’impegno congiunto del Mit e del ministero dell’Economia e delle finanze (Mef), le tariffe restano congelate per altre 22 concessionarie. Questa decisione evita un potenziale incremento complessivo delle tariffe che avrebbe potuto superare il 3%.

Autostrade per l’Italia ha inoltre confermato il mantenimento degli sconti generalizzati per gli utenti, una misura che contribuisce a ridurre l’impatto economico sui viaggiatori. 


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