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Ripristinato l’arruolamento dei marittimi a bordo

Assarmatori: “Ora diventi una misura strutturale”

Assarmatori ha accolto con soddisfazione l’approvazione definitiva, in sede di conversione in legge del decreto "Mille proroghe" al Senato, dell’emendamento che ha esteso a tutto il 2025 la possibilità di procedere all’arruolamento dei membri dell’equipaggio da parte del comandante della nave, dell’armatore o di un suo procuratore. La semplificazione era stata introdotta a marzo 2020 e successivamente rinnovata negli anni, fino al 1° gennaio 2025 quando la norma era decaduta perché non inserita all'interno del decreto.

“Siamo soddisfatti dell’esito finale della vicenda – commenta il presidente dell’associazione, Stefano Messina – questa misura era stata ideata per facilitare le procedure viste le numerose limitazioni alla mobilità del periodo pandemico e poi, di anno in anno, era stata rinnovata proprio in ragione della sua efficacia e del fatto che fosse a costo zero per le casse dello Stato e in un’ottica di competitività della bandiera italiana: anche per questo, non ci sarebbe stato alcun motivo valido per non procedere ad una nuova proroga. Quello che chiediamo adesso è che diventi strutturale all’interno del nostro ordinamento: risulta infatti già inserita nell’ambito del più ampio processo di semplificazione normativa in corso presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il ministero per le Politiche del mare e la Protezione civile ma anche in Parlamento, attraverso la presentazione di disegni di legge in tal senso. Occorre procedere speditamente. Nel trasporto marittimo, e in particolare in alcuni segmenti come quello relativo ai traghetti, c’è un grande bisogno di personale dotato di professionalità e competenze, bacino di opportunità di occupazione per i nostri giovani: frapporre barriere burocratiche fra domanda e offerta di lavoro, tornando indietro di anni dal punto di vista normativo, è infatti esattamente l’opposto di ciò di cui abbiamo bisogno”.

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