Lo stipendio di Antonio Filosa, nuovo ceo di Stellantis, potrebbe arrivare addirittura a 24 milioni di dollari all'anno -pochi, se considerata la cifra che il suo predecessore Carlos Tavares poteva ottenere-. Prevista per il 18 luglio ad Amsterdam l'assemblea generale straordinaria degli azionisti per confermare la sua nomina alla carica.
Filosa parte da una retribuzione base inferiore a quella dell'ex-ceo, 1,8 milioni di dollari contro 2 milioni. A questi si aggiunge un bonus annuale legato agli obiettivi finanziari e operativi di Stellantis: l'obiettivo target è il 200% dello stipendio base (3,6 milioni di dollari), mentre quello massimo arriva al 400% (7,2 milioni). Ma non è finita qui: è previsto un ulteriore incentivo a lungo termine (Long-term incentive, Lti) legato alla performance pluriennale del Gruppo. Corrisponderà al 500% dello stipendio base (9 milioni) per il 2025 e 2026 e al 600% (10,8 milioni) dal 2027, con un tetto massimo del 780% (14 milioni); cifre erogabili sotto forma di azioni vincolate al raggiungimento di target strategici secondo le decisioni del consiglio di amministrazione (Performance share units). Come se non bastasse, per assicurare una remunerazione competitiva fino al primo ciclo Lti del 2028, il ceo riceverà un bonus in contanti di 1,2 milioni di dollari all'anno nel 2025, 2026 e 2027, subordinato alla permanenza in carica al momento dell’erogazione.
Non mancano nemmeno i benefit: all'amministratore delegato è concesso l'utilizzo personale dell'aereo aziendale e sono previsti un servizio di sicurezza dedicato, esami medici annuali e l'assegnazione di veicoli aziendali. Filosa parteciperà ai piani sanitari e pensionistici statunitensi riservati ai dirigenti, tra cui un programma pensionistico supplementare (Serp), e usufruirà di un meccanismo di compensazione fiscale (tax equalization) per neutralizzare impatti fiscali negativi dovuti al trasferimento in Paesi diversi rispetto alla propria residenza. Quest'ultimo punto prevede anche un'indennità transitoria da 975 mila dollari annui fino alla fine del 2026.