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Germania introduce sanzioni rigide per il mancato uso di e-SAF nel settore aviatorio

Sanzioni elevate per favorire l’adozione di carburanti sostenibili e accelerare la transizione green nei cieli tedeschi

La Germania si appresta a introdurre una sanzione di 17.000 euro per ogni tonnellata di carburante che non rispetti gli obblighi relativi all’e-SAF (carburante sintetico per aviazione a base di idrogeno), nell’ambito dell’adeguamento alla direttiva europea sulle energie rinnovabili (RED III). Questa proposta, anticipata da fonti qualificate come Argus, prevede la possibilità di modificare in futuro l’entità della penalità, garantendo così flessibilità in base all’evoluzione del mercato. La normativa europea ReFuelEU Aviation impone che entro il 2030 l’e-SAF rappresenti almeno l’1,2% del totale del carburante avio distribuito, con un incremento graduale che porterà questa quota al 2% nel 2032, al 5% nel 2035 e fino al 35% entro il 2050. Il regolamento stabilisce inoltre che le sanzioni a carico dei fornitori devono essere almeno pari al doppio del delta di costo tra l’e-SAF prodotto con idrogeno rinnovabile e il carburante convenzionale. Secondo i dati dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea, le sanzioni minime si aggirano attorno ai 13.900 euro per tonnellata; la misura proposta dalla Germania supera questo valore, dimostrando un approccio più rigoroso rispetto agli standard europei. L’e-SAF può essere sintetizzato utilizzando idrogeno rinnovabile, ottenuto sia tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili sia attraverso processi a basse emissioni, inclusa l’elettrolisi nucleare, ampliando così le tecnologie abilitate. La normativa contempla inoltre l’impiego diretto dell’idrogeno nell’aviazione, anche se questa resta una prospettiva di lungo termine. In passato la Germania aveva valutato di introdurre quote nazionali vincolanti per l’e-SAF, rinunciando poi dopo l’emanazione dei mandati a livello UE. Attualmente la maggior parte degli impianti di produzione di carburanti sintetici è ancora in fase embrionale, e gli operatori chiedono con forza un quadro normativo più chiaro e maggiori incentivi per facilitare decisioni di investimento cruciali per la decarbonizzazione dell’aviazione.

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