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Dazi al 15% (2): riguardano anche automotive e semiconduttori

Esenti però aeromobili e loro componenti, alcuni prodotti chimici e agricoli

Secondo quanto dichiarato dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sull'accordo raggiunto con il presidente americano Donald Trump (vedi AVIONEWS), i dazi sono "stabilizzati su un'aliquota tariffaria del 15% sulla stragrande maggioranza delle esportazioni dell'Unione europea" per la "maggior parte dei settori, compresi quelli automobilistico, dei semiconduttori e farmaceutico". La percentuale rappresenta il limite massimo della tassa: non è previsto che le tariffe vadano a sommarsi con altre come accadeva fino ad ora relativamente a quelle sulle auto, al 25% in aggiunta al 2,5% preesistente. 

Su una serie di "prodotti strategici", sempre secondo quanto spiegato dal presidente della Commissione, invece i dazi sono "zero-per-zero". Questa misura riguarda "tutti gli aeromobili e relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttore, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali". L'intenzione però è quella di inserire nell'elenco anche altri prodotti. Su acciaio ed alluminio, invece, sia gli Usa sia l'Ue dovranno fronteggiare "la sfida comune della sovraccapacità globale", secondo von der Leyen; per ora le imposte sull'acciaio rimarranno al 50% fino a un nuovo accordo. Da alcune rivelazioni da parte di funzionari, inoltre, le esportazioni di prodotti farmaceutici dall'Ue non subiranno il peso dei dazi fino alla conclusione dell'indagine sulla sicurezza nazionale secondo la sezione 232 -parte del Trade Expansion Act che consente al presidente Usa di imporre tariffe o restrizioni sulle importazioni se queste minacciano la sicurezza nazionale-. In ogni caso, i dazi non possono superare il 15%. 

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