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Addio a Giorgio Armani, nel 1991 aveva disegnato le divise Alitalia

Recentemente aveva presentato la linea dedicata agli sportivi dei Giochi di Milano Cortina 2026

Se ne è andato ieri "Re Giorgio", all'età di 91 anni. Il re della moda Giorgio Armani non ha mai smesso di lavorare: solo lo scorso 26 maggio infatti appariva sorridente alla presentazione delle divise olimpiche dell'Italia, linea sportiva EA7, realizzate per i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Un momento che ha messo in risalto il suo duplice amore per lo sport e per la città di Milano. 

L'inventore della celebre giacca destrutturata, una "rivoluzione sottovoce, per questo davvero efficace e duratura" come l'ha definita Armani stesso, ha saputo rendere il tessuto un mezzo di empowerment. "Credo che la novità sia stata quella di rendere forte anche interiormente la donna e di togliere rigidità all’uomo" aveva raccontato. Nel 1991 Armani mise a disposizione le proprie capacità di stilista, termine da lui stesso coniato per definirsi come "uno che crea stile", per disegnare le divise del personale di Alitalia. In questo modo anche attraverso il look i lavoratori e le lavoratrici della compagnia di bandiera facevano conoscere l'eleganza e la cultura italiana a livello internazionale. Mantenute fino al 1998, il colore che Armani scelse per gli abiti fu inusuale per l'epoca: si trattava del greige, un mix fra grigio e beige. "Cercavo una tonalità che fosse calda ma allo stesso tempo metropolitana, sobria ma non scontata. E il greige è tutto questo per me: discreto, sofisticato e naturale. Amo i colori naturali, danno un profondo senso di tranquillità e serenità, e sono una base sulla quale si può costruire qualsiasi cosa" aveva raccontato nel descrivere la sfumatura. Per le donne la divisa prevedeva una camicia dal taglio maschile, con giacca a doppio petto e gonna sopra il ginocchio. Sopra, un cappotto a doppio petto e un impermeabile, mentre scarpe a mezzo tacco e borsa a tracolla davano il tocco finale. 

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