Ad essere immobilizzata a causa della mancanza di un presidente anche l'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale, porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. A denunciare la situazione, i sindacalisti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporto Campania, Angelo Lustro, Massimo Aversa e Antonio Aiello. "È noto che le fasi commissariali prolungate lasciano le infrastrutture portuali in balìa dell'improvvisazione -hanno dichiarato-, generano incertezze a discapito della necessaria e continua progettualità e programmazione strategica dei porti campani, soprattutto in una fase cruciale come quella attuale. La mancata nomina e legittimazione del presidente e, conseguentemente, i ritardi nella designazione degli organismi deputati alla vigilanza ed al controllo delle attività stanno già compromettendo in modo significativo investimenti, capacità attrattiva dei nostri scali ed il rispetto dei tempi di realizzazione dei progetti finanziati con il Pnrr. I dati e le analisi di settore confermano che i porti di Napoli, Salerno e Castellammare saranno nei prossimi anni interessati da trasformazioni profonde, che richiedono una governance stabile, autorevole e capace".
"La situazione richiede una netta ed immediata discontinuità rispetto all'immobilismo ed alla logica della gestione provvisoria, che non risponde più alle esigenze reali del territorio e delle imprese -hanno aggiunto i sindacalisti-. Ogni ulteriore rinvio rischia di tradursi in una perdita irreparabile di competitività per i nostri porti e per l'intero sistema logistico campano, oltre a vanificare le opportunità offerte dagli investimenti in corso. Ferme restandole preoccupazioni per il contesto internazionale segnato da conflitti che auspichiamo trovino al più presto una soluzione pacifica, i numeri e le prospettive del settore portuale si inseriscono in un quadro di possibile sviluppo economico ed occupazionale, specie nei settori della logistica, delle spedizioni e dei trasporti intermodali e multimodali".
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