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Ricostruzione, i porti liguri in prima fila

La pace in Medio Oriente e le prospettive per la logistica del Mediterraneo


La prospettiva di una pace duratura in Medio Oriente potrebbe generare effetti positivi anche per i porti del Mediterraneo — Genova in testa — che si candidano a diventare snodi strategici per la ricostruzione e la ripartenza economica dell’area.

Uno scenario delineato dagli esperti internazionali di intelligence intervenuti all’apertura della Genoa Shipping Week, organizzata dall’Associazione Agenti Marittimi ai Magazzini del Cotone. Secondo le analisi, la ricostruzione porterà a un forte incremento nei traffici marittimi di materiali da costruzione, arredi sanitari e approvvigionamenti alimentari, con ricadute dirette sull’occupazione e sulla logistica portuale.

Per affrontare queste nuove sfide, il settore ha bisogno di competenze e forze fresche. «Abbiamo voluto aprire una finestra sul mondo dello shipping rivolgendoci ai giovani» ha spiegato Gianluca Croce, presidente di Assagenti.

Anche le istituzioni locali guardano alla Blue Economy come a un pilastro dello sviluppo. «Abbiamo più di 8.000 chilometri di coste – ha ricordato il sindaco di Genova, Marco Bucci – e dobbiamo fare in modo che la Blue Economy diventi un asse portante dell’economia nazionale. Servono investimenti e, soprattutto, la consapevolezza della sua importanza strategica».

Genova, intanto, punta sulla formazione con l’avvio del progetto per la Scuola delle Professioni del Mare. «Questa settimana inizieremo gli incontri esplorativi – ha annunciato la vicesindaca Silvia Salis – per definire il percorso e ascoltare il mondo dello shipping sulle professionalità più richieste. È un’iniziativa pensata per i giovani che vogliono avvicinarsi alle arti pratiche: saldatori, verniciatori, falegnami, tappezzieri. Professioni che offrono ottime retribuzioni fin dai primi mesi».

Sulla stessa linea anche Matteo Paroli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale: «Ai giovani dico di provarci. Questo è un settore che abbraccia una pluralità di ambiti, tutti entusiasmanti e fondamentali per un Paese come l’Italia, che sul commercio e sulle vie di mare ha costruito la propria fortuna».


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