Per Claudio Durigon, vicesegretario della Lega e sottosegretario al Lavoro, il rilancio del Mezzogiorno passa attraverso un piano infrastrutturale massiccio promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit).
Secondo lui, l'aumento dell'occupazione registrato negli ultimi anni trova ora un complemento decisivo negli interventi su grandi opere: in primis il Ponte sullo Stretto, pensato come fulcro di connessione stabile fra Sicilia e Calabria e come snodo verso il resto della Penisola e le reti europee. Durigon evidenzia inoltre finanziamenti mirati all'alta velocità ferroviaria, al rafforzamento delle linee regionali, alla modernizzazione dei nodi aeroportuali ed allo sviluppo dei porti meridionali, con ricadute positive sulla logistica intermodale e sulla capacità di attrarre traffici e investimenti. Per il vice ministro, queste infrastrutture forniscono “ossigeno strutturale” al sistema produttivo nazionale, riducendo squilibri territoriali e favorendo una crescita più equilibrata.
L'esponente politico richiama anche lo studio Eurispes citato dal suo schieramento come prova del miglioramento complessivo: per Durigon, la strategia infrastrutturale del centrodestra è il motore che può trasformare le potenzialità del Sud in risultati concreti, integrando reti stradali, ferroviarie e marittime in una visione di sviluppo coordinato..