I listini dei carburanti continuano a salire in modo graduale ma costante. Secondo l’elaborazione giornaliera del Mimit resa nota dal Codacons, il prezzo medio della benzina in modalità self supera ormai la soglia di 1,70 €/l, mentre il gasolio si attesta intorno a 1,643 €/l.
Sulla rete autostradale si registrano punte ben superiori: in alcuni impianti la verde in modalità servito ha toccato i 2,30 €/l ed oltre. Sono undici le regioni dove il prezzo medio della benzina è oltre 1,70 €/l. Tra le province/regioni con i valori più elevati figurano la Provincia autonoma di Bolzano (1,760 €/l), Basilicata (1,734 €/l), Calabria (1,730 €/l) e Sicilia (1,725 €/l); la Toscana mostra il valore medio più contenuto (1,685 €/l).
Sulla A21 Torino–Piacenza un distributore in servizio ha registrato prezzi di 2,349 €/l per la verde e 2,289 €/l per il diesel (dato al 2 novembre); livelli analoghi sono stati rilevati in alcuni punti vendita su A1 e A4 (circa 2,299 €/l la benzina).
Il Codacons richiama inoltre l’impatto delle misure fiscali previste in legge di bilancio: l’aumento dell’accisa sul gasolio di 4,05 centesimi (con Iva al 22% conteggiata) determinerà, sempre secondo l’associazione, un rincaro per un pieno da 50 litri pari a circa 2,47 €, con un aggravio annuo stimato intorno ai 59,3 € per chi effettua due rifornimenti mensili. Considerando anche l’incremento da 1,5 centesimi già scattato lo scorso maggio, il Codacons quantifica un aumento complessivo di 3,38 € a pieno e circa 81,1 € in più su base annua per singola vettura diesel.