Durante l’assemblea annuale degli azionisti Elon Musk ha delineato un piano ambizioso: Tesla sta valutando la costruzione di un grande impianto di produzione di semiconduttori per supportare la sua transizione massiccia verso intelligenza artificiale e robotica. Secondo il ceo, l’attuale capacità dei partner —in primis Tsmc e Samsung, con un possibile ruolo per Intel— non basterebbe a soddisfare la domanda futura anche nello scenario più ottimistico. L’idea, battezzata informalmente “Tesla terra fab”, prevedrebbe una fase iniziale con capacità intorno a 100.000 wafer al mese, scalabile fino ad un milione.
L’obiettivo tecnico è ridurre la dipendenza dalla catena di fornitura esterna ed assicurare controllo progettuale e integrazione verticale su chip specializzati per i sistemi di guida autonoma, l’elaborazione AI a bordo e la robotica industriale.
Musk ha sottolineato l’importanza strategica dei semiconduttori: senza una capacità produttiva adeguata, la scalabilità dei prodotti avanzati rimane limitata. Il ceo vede l’IA e la robotica come leve capaci di amplificare significativamente la produttività globale — uno slancio che, a suo avviso, potrebbe moltiplicare l’economia in misura rilevante. In chiusura, l'ad ha confermato l’avvio imminente della produzione del Cybercab, un veicolo elettrico progettato per operare senza volante né pedali, con consegne previste ad aprile. Se realizzati, sia la fab di chip sia il Cybercab rappresenterebbero passi concreti verso la trasformazione integrata di Tesla da costruttore di auto a piattaforma tecnologica per mobilità autonoma e automazione.