BP ha annunciato la nomina di Meg O'Neill —attuale amministratore delegato del gruppo australiano Woodside Energy— come suo prossimo ceo. Il dirigente statunitense prenderà il posto di Murray Auchincloss, segnando la prima volta in cui una donna guiderà una delle cosiddette "Big Oil". Auchincloss, il cui mandato è durato meno di due anni, si dimetterà oggi. Nel periodo di transizione la carica verrà ricoperta ad interim da Carol Howle, vicepresidente esecutivo di BP, fino al primo aprile, data in cui entrerà ufficialmente in carica. Si tratta del quarto cambio al vertice per BP negli ultimi sei anni, un ritmo che riflette le tensioni e le pressioni interne ed esterne sul settore energetico globale.
La scelta di O'Neill arriva in un momento cruciale per le major: i gruppi petroliferi affrontano la necessità di bilanciare investimenti in attività upstream e downstream con obiettivi di decarbonizzazione e ricollocazione del portafoglio verso fonti a minore intensità di carbonio. La sua esperienza alla guida di Woodside, realtà con una significativa esposizione a gas naturale liquefatto e progetti offshore, suggerisce che BP punti su una leadership con competenze operative e strategiche in asset complessi e mercati energetici in rapida evoluzione.
La successione amministrativa sarà attentamente monitorata dagli investitori e dagli stakeholder regolatori: la stabilità del management è considerata un fattore chiave per l’esecuzione dei piani capex e per il posizionamento competitivo nell’era della transizione energetica. La nomina di una donna al vertice di una delle maggiori compagnie petrolifere mondiali costituisce inoltre un segnale sul fronte della governance e della diversity in un settore storicamente dominato da figure maschili.