Nell'ambito del suo viaggio in Giappone, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha incontrato i rappresentanti delle case automobilistiche Toyota e Honda, le più radicate in Italia tra quelle nipponiche, con cui ha avuto "dialoghi concreti e costruttivi, dove è stata ribadita la preoccupazione per il 'Green deal' europeo che, puntando tutto sull’elettrico, sta causando problemi letali alle storiche produzioni del Vecchio Continente e del Sol Levante", come comunicato in una nota del ministero.
Sempre stando a quanto riportato dal Mit, è emerso un "forte interesse per il tema dei biocarburanti", "una ragionevole soluzione per mantenere le tecnologie tradizionali con una riduzione delle emissioni inquinanti equiparabile a quella che può conseguirsi con l’elettrico", sulla quale l'Italia è "all'avanguardia". Le due case automobilistiche attualmente intendono perseguire l'obiettivo della neutralità carbonica attraverso le motorizzazioni disponibili.
Il ministero riporta inoltre che su digitalizzazione e guida autonoma "Salvini ha sottolineato gli sforzi del governo per rendere sempre più tecnologiche strade e autostrade italiane, con l’obiettivo di incrementare la connessione dei veicoli. E ha ribadito la perplessità sull’elettrico, anche perché 'per la prima volta Bruxelles vuole imporre ai cittadini una scelta commerciale che al momento non è condivisa' e non è nemmeno utile da un punto di vista ambientale visto che 'l’elettrico, rispetto ai motori tradizionali e considerando anche l’inizio della produzione e lo smaltimento delle batterie, è più inquinante'".
Dall'incontro è emersa anche la massima disponibilità del governo italiano ad incentivare gli investimenti in Italia da parte di entrambe le case automobilistiche con nuove linee produttive e l'aumento di finanziamenti per ricerca e sviluppo.