Da gennaio a giugno la produzione di Stellantis in Italia è scesa del 26,9% rispetto al 2024 considerando sia le auto sia i veicoli commerciali leggeri, secondo quanto emerge dall'ultimo report del sindacato Fim-Cisl. Nel primo semestre sono state prodotte nel complesso 221.885 unità e si prevede una chiusura dell'anno intorno alle 440.000 unità totali; nessun segnale di ripresa in vista.
Nel dettaglio, le autovetture presentano un calo del 33,6% (123.905 unità) e i veicoli commerciali del 16,3% (97.980 unità). Tutti gli stabilimenti sono in forte peggioramento, compreso quello di Pomigliano che nel 2024 era l'unica eccezione positiva. Forse, ci potranno essere dei risvolti positivi grazie alla partenza produttiva della 500 ibrida prevista per novembre e i nuovi modelli di Melfi; si potranno vedere risultati significativi, però, solo nel corso del 2026. "Serve un deciso cambio di passo: è necessario un piano industriale europeo espansivo, sostenuto da debito comune, e un nuovo Fondo europeo con dotazioni paragonabili al Next Generation EU, per accompagnare la transizione garantendo sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale" propone il sindacato per affrontare la situazione di crisi, aggiungendo che anche il governo deve fare la propria parte.