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Santanchè: la collaborazione pubblico-privato è la chiave per il settore nautico

Il focus è sul ridurre le pratiche burocratiche e superare le carenze strutturali

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha partecipato al convegno "Il cambio di paradigma per la nautica da diporto. Turismo nautico, risorse mare e cantieristica le realtà da far emergere", organizzato da Anfia in occasione del Nauticus. In questa occasione ha ribadito che: “La partnership pubblico-privato è l'unica vera soluzione per sbloccare ritardi politici creati negli anni da chi non vedeva la nostra nazione come una penisola e il mare come una risorsa”. Ha sottolineato come il settore del turismo nautico sia una risorsa fondamentale, e per questo è necessario un dialogo continuo per affrontare le sfide come la carenza di porti e posti per le barche, si tratta di una potenzialità enorme, che vede il sud Italia come una delle aree più produttive nel settore della piccola nautica. Ha ricordato anche l'impegno dell'attuale Governo, che ha dimostrato il suo impegno nella valorizzazione delle risorse marittime italiane con l'istituzione del ministero del Mare.

Tra gli altri partecipanti all'evento, Gennaro Amato, presidente di Anfia, e l'ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, capo dipartimento del ministero della Protezione civile e delle politiche del mare. Entrambi hanno ribadito la necessità di un nuovo piano del mare, che lavori affinché vengano superate le carenze strutturali. A sostegno di questa necessità Andrea Annunziata, presidente dell'Autorità di sistema portuale del mar tirreno centrale, ha confermato l’attuazione del piano regolatore, e ha aggiunto che:“Un traguardo raggiunto dopo 80 anni. Ora per andare avanti e realizzare posti barca per il diportismo serve un intervento del Governo per limitare le disposizioni delle soprintendenze”.

Una proposta per ridurre le pratiche burocratiche è arrivata da parte di Pwc, società di consulenza, che ha proposto l'uso delle zone economiche speciali, identificate come strumento utile per promuovere lo sviluppo economico del mezzogiorno e semplificare i processi per la realizzazione di nuovi porti.

Il convegno ha quindi confermato la volontà di creare sviluppo nel settore della nautica da diporto in Italia, la soluzione è una solida alleanza tra pubblico e privato.

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