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Tagli agli investimenti stradali metropolitani minacciano sicurezza e progetti

Riduzione drastica dei fondi mette a rischio cantieri e sicurezza stradale metropolitana

Il recente annuncio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 16 maggio, ha fatto emergere una criticità significativa riguardo ai programmi straordinari di manutenzione della rete viaria delle province e delle città metropolitane. La Legge di Bilancio e il decreto Milleproroghe 2025 hanno infatti introdotto consistenti tagli alle risorse già assegnate, compromettendo seriamente il lavoro in corso.

Il sindaco metropolitano di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, unitamente alla delegata alla Viabilità, Mobilità e Infrastrutture, Manuela Chioccia, hanno espresso forte preoccupazione per la riduzione dei fondi destinati alla messa in sicurezza e all’efficientamento delle infrastrutture stradali. In particolare, si registra una decurtazione del 70% degli investimenti previsti per il 2025 e il 2026, con un impatto diretto sui progetti già approvati e in fase di progettazione.

Nel territorio della Città metropolitana di Roma, questa riduzione ammonta a oltre 12,9 milioni di euro, passando dagli initiali 18,5 milioni a circa 5,5 milioni disponibili, condizionando pesantemente i cantieri programmati. Tale scenario costringerà l’ente a rivedere radicalmente il piano triennale 2025-2027, dando priorità ad alcuni interventi a discapito di altri, una scelta dolorosa ma inevitabile in considerazione della grave contrazione delle risorse.

Gualtieri e Chioccia denunciano la mancanza di indicazioni operative da parte del Ministero, che si limita a comunicare il taglio senza offrire soluzioni alternative, mettendo così a rischio la sicurezza dei cittadini e il patrimonio infrastrutturale di un vasto territorio. Per questo motivo, chiedono un intervento urgente al Ministro Salvini e si uniscono alla richiesta formulata dall’Unione delle Province Italiane di aprire un tavolo di confronto presso il Ministero, con l’obiettivo di recuperare i 385 milioni sottratti nei due anni in questione.

La situazione evidenzia una criticità che va oltre la semplice gestione finanziaria: rischia di compromettere l’operatività di enti fondamentali per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture vitali per la mobilità e la sicurezza del Paese.

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