Presentata alla Commissione europea un'interrogazione scritta urgente per la revisione delle norme Ets (Emission trading system, sistema di scambio di quote di emissione) e FuelEu Maritime (iniziativa Ue per ridurre le emissioni di gas serra nel settore marittimo), alla luce dell’accordo internazionale adottato nell’aprile 2025 dal Comitato per la protezione dell’ambiente marino dell’Imo (International maritime organization, agenzia delle Nazioni Unite attiva nella sicurezza marittima e nella prevenzione dell'inquinamento marino).
La motivazione è che le norme potrebbero penalizzare i porti e le compagnie europee, avvantaggiando i Paesi terzi non soggetti a tali vincoli. "Se non si interviene, migliaia di aziende del settore rischiano il default e centinaia di migliaia di lavoratori perderanno il posto" ha dichiarato l'europarlamentare Anna Maria Cisint (Lega), che ha presentato l'interrogazione. "Le compagnie scelgono le rotte dove i costi sono più bassi e le regole più chiare. Una doppia tassazione sui carburanti marittimi sposterebbe definitivamente il traffico verso porti extra-Ue" ha aggiunto.