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Mercitalia Rail intensifica i rapporti green con Eridania

In un anno tolti dalla strada 547 camion con risparmio per l’ambiente di oltre 400 tonnellate di CO2

Aumenta l’impegno di Mercitalia Rail, il braccio cargo del gruppo Fs Italiane, per aiutare un marchio storico della dolcificazione italiana come Eridania a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità aziendale. Dai consumi energetici e di gas, al packaging e, adesso, anche e soprattutto ai trasporti, il brand aumenta la presenza dei suoi prodotti su treni Fs incrementando il trasporto su ferro: l'accordo con Mercitalia ha tolto dalla strada, in un anno, 547 camion con un conseguente risparmio per l’ambiente di oltre 400 tonnellate di CO2. 

In particolare, l'iniziativa riguarda il tragitto tra Russi, in provincia di Ravenna, sede del terminal di Eridania dedicato al trasporto su rotaia, e il deposito di Maddaloni, a Caserta. Puntando sullo stabilimento di Russi il marchio icona della dolcificazione ha abbattuto i costi logistici e al contempo limitato l’impatto ambientale.

"La sostenibilità ambientale è uno degli obiettivi principali di Eridania già dal 2013 e i numeri di Mercitalia Rail ci confermano che ci stiamo muovendo nella giusta direzione -spiega Alessio Bruschetta, direttore generale Eridania Italia-. È grazie anche ad azioni come questa che siamo riusciti a ridurre del 35% negli ultimi 7 anni le emissioni di CO2, proprio come evidenziato nella certificazione Ambientale e di prodotto recentemente ottenuta. Ma non vogliamo fermarci qui e guarderemo con ancora più attenzione alla sostenibilità dei nostri prodotti, avendo bene in mente i successi raggiunti dal gruppo Cristal Union, e gli obiettivi di filiera che si è posto, come la riduzione delle emissioni di gas serra del 35% entro il 2030 e il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050”.

Eridania rende noto di servirsi del trasporto su ferro anche per altri tragitti: quello tra Francia e Italia, che ha sostituito il trasporto su strada con un percorso diretto su rotaia in partenza dai terminal intermodali di Segrate e Lugo verso lo stabilimento di Russi, sfruttando le grandi potenzialità di stoccaggio dello stesso e riducendo sia l'impatto ambientale, sia i costi logistici. Da Russi, poi, partono altri collegamenti come appunto quello verso il deposito di Maddaloni.

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