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Pronto il nuovo contratto tra Regione Piemonte e Trenitalia

Servizi più capillari, mantenimento dei chilometri operati e 200 milioni per il trasporto su rotaia

Servizi più capillari e mantenimento della quantità di chilometri operati. È quanto prevede il nuovo contratto di servizio ferroviario regionale che sarà sottoscritto con Trenitalia nelle prossime settimane. Il nuovo piano contempla anche altri 200 milioni di Euro di investimenti nel trasporto su rotaia nei prossimi dieci anni, soldi che saranno stanziati dalla Regione Piemonte non appena sottoscritto il nuovo atto. Il valore complessivo del contratto è 1,4 miliardi di Euro spalmato sui prossimi dieci anni: il primo anno arriveranno 126 milioni di Euro. 

Il nuovo contratto conferma il numero di chilometri di ferrovia ma promette servizi più capillari e spalma diversamente il servizio. Se questa è la buona notizia, quella meno buona, annunciata dall'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, è che le tariffe aumenteranno del 5%, corrispondente all'aumento Istat che negli ultimi anni non era stato applicato. Secondo l'assessore, il servizio, in generale, deve essere ribilanciato a partire da alcune tratte poco utilizzate. 

Non a caso, con il nuovo accordo, aumenta il numero di treni a disposizione, a partire dai treni del mare tra Piemonte ed Emilia Romagna: da questo sabato ci saranno quattro nuove corse in più, due il sabato e due la domenica. Da luglio, inoltre, raddoppiano le corse quotidiane tra Cuneo e Ventimiglia con due treni in più al mattino e altrettanti al pomeriggio. 

Da settembre verranno introdotti quattro nuovi treni diretti Biella-Torino, dal lunedì al venerdì, e due treni Asti-Milano, sempre dal lunedì al venerdì. Prevista per settembre 2023 la riapertura di due delle linee sospese nel 2012, la Casale-Mortara e la Asti-Alba mentre è già stata definita la possibilità tecnico economica di riattivare anche la Novara-Varallo. Dal 2023, poi, entreranno in servizio in Piemonte 24 nuovi elettro treni Pop e 9 Rock. 

"L'impegno della Regione nel voler dare un servizio ferroviario migliore -sottolineano il governatore del Piemonte Alberto Cirio e l'assessore Gabusi- si è concretizzato in una prima riorganizzazione che tiene conto dei cambiamenti dell'utenza, da un lato, e delle necessità di territori rimasti senza servizi, dall'altro". 

Critiche al nuovo piano da parte di Alberto Avetta, del Pd, che accusa la giunta di aver dimenticato la linea Chivasso-Asti: "si tagliano le linee ferroviarie e le conseguenze le pagheranno i pendolari", ribadisce Avetta, da sempre attento ai problemi dei lavoratori che si spostano ogni giorno in treno.

Contrario anche Marco Grimaldi, capogruppo di Luv, Liberi e Uguali, secondo il quale si penalizza il Basso Piemonte che "non vede aumentare i suoi servizi. Le linee alessandrine verso Milano e Bologna sono ancora totalmente insufficienti", dice Grimaldi.

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