“Fondazione Slala si propone oggi come lo sportello unico per integrare e soddisfare tutte le esigenze dei traffici da e per i porti liguri, con focus su quell’area del Basso Piemonte alla quale stanno guardando con crescente attenzione anche i grandi player del trasporto, dello shipping e della logistica". Lo ha sottolineato Fabrizio Palenzona, che di Slala è stato uno dei fondatori, incontrando una trentina di giornalisti in arrivo dalla Svizzera.
Oggetto dell'incontro è soprattutto Alessandria Smistamento, il grande scalo ferroviario oggetto di un consistente finanziamento da parte delle Ferrovie italiane: qui si dovrebbe concentrare l’attività di formazione e di smistamento dei convogli merci, in particolare container, destinati a connettere le banchine portuali di Genova e Savona con il loro naturale hinterland produttivo, industriale e distributivo.
Alessandria Smistamento è un’area di un milione di metri quadri, 200.000 dei quali costituiti da 40 fasci di binari gestiti da Rfi, mentre i rimanenti 800.000 sono di proprietà di Mercitalia: su quest’area si sta concentrando l’interesse dei grandi operatori del settore, inclusi quelli svizzeri.
“Ciò che non è stato realizzato per oltre 40 anni oggi sia a portata di mano -sottolinea il presidente di Slala, Cesare Rossini-. Per la prima volta dopo decenni in cui la Svizzera non ha impiegato le banchine dell’alto Tirreno neppure per un singolo chilo di merce oggi si configura un quadro del tutto nuovo e un’opportunità anche di collaborazione e integrazione logistica, che non può essere persa”.
L’interesse palesato dai media svizzeri conferma che anche la Confederazione, dopo avere puntato per decenni verso il nord Europa utilizzando per il loro interscambio internazionale i porti di Northern Range (spesso serviti attraverso l’hub di Basilea), guardano oggi con particolare attenzione all’atteso sviluppo infrastrutturale di Genova e Savona e anche alla rinnovata centralità del Mediterraneo, specie nei traffici da e per il Medio Oriente e di tutta l’Africa.