L'utilizzo dei droni per prevenire reati ed illeciti è uno dei pilastri dell'accordo siglato, alla presenza del prefetto Angelo Sidoti, tra sette comuni veneti (Treviso, Montebelluna, Vittorio Veneto, Conegliano, Oderzo, Castelfranco e Mogliano) e le maggiori agenzie di vigilanza della provincia. Oltre le guardie giurate, schierati in difesa del territorio anche Carabinieri e Polizia di Stato, che monitorano le strade, gli ubriachi al volante e le auto sospette.

"I piloti del drone a quel punto hanno allertato immediatamente la centrale operativa e hanno fatto intervenire una pattuglia che ha identificato i due sospetti con una semplice richiesta di documenti". "Avevamo iniziato in via sperimentale l’anno scorso ed i pattugliamenti aerei si erano rivelati utili alla prevenzione dei reati, per questo abbiamo deciso di continuare con servizi mirati", ha spiegato il comandante della Polizia locale di Treviso, Andrea Gallo, sentito dal quotidiano "Corriere del Veneto". 

Oggi i droni prendono il volo dopo le ore 17:00, ma vengono spesso utilizzati anche di giorno per monitorare abusi edilizi ed il traffico urbano ed extraurbano. Intanto, sono aumentati i furti per via del passaggio all'ora solare (fa buio prima) così diventa fondamentale anche l'uso delle telecamere pubbliche, nonché l'utilizzo di ottiche ad infrarossi e termocamere di precisione montate sugli aeromobili a pilotaggio remoto, per pedinare i sospetti e garantire, più in generale, la sicurezza urbana.