Anche venerdì 9 dicembre i pendolari della tratta Borgo San Lorenzo-Firenze Smn via Pontassieve hanno dovuto affrontare un ennesimo disagio. Un disagio che, a causa del "menefreghismo" con cui questa problematica viene affrontata, sembra essere diventato una vera e propria presa in giro. I pendolari, costretti ad usare quotidianamente i mezzi di trasporto per arrivare a lavoro ed andare a scuola, si sono visti sequestrati per ore a causa di un guasto ferroviario avvenuto a Compiobbi. Ma cosa avrebbero potuto fare? Compiobbi, come tutta la Valle dell’Arno, ha collegamenti pessimi con Firenze e gli autobus che servono quel tragitto si fanno attendere e saltano anche le corse. Tutto questo è causato da guasti tecnici su una linea fatiscente, dove gli interventi si fanno aspettare o guasti a locomotori obsoleti. Una situazione che mostra la totale incapacità di gestire le criticità da parte di Rfi. Il problema è che queste persone, oltre ad arrivare in ritardo a lavoro o a scuola, subiscono anche penalizzazioni sullo stipendio e magari salti di interrogazioni o verifiche per le quali hanno fatto mezzanotte a studiare. Ma come vengono rimborsate? In conclusione, è necessario che l’amministrazione pubblica e Rfi si attivino per risolvere al più presto questa situazione. I pendolari non devono più essere trattati come cittadini di serie B, ma devono essere tutelati con un servizio di trasporto efficiente e sicuro.