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Infrastrutture e mobilità sostenibili: ok del Senato al decreto-legge Mims

Soddisfazione espressa dal ministro Giovannini

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, esprime soddisfazione per l’approvazione al Senato del decreto-legge su infrastrutture e mobilità sostenibili. 

“L’esame del Senato, che si è svolto in un clima costruttivo, ha consentito di integrare da vari punti di vista un provvedimento già ricco di misure utili per lo sviluppo del Paese”, ha affermato. “Due decreti-legge dedicati ad infrastrutture e sistemi di mobilità in dieci mesi, che si aggiungono alle misure di semplificazione e velocizzazione degli investimenti infrastrutturali previste per gli interventi del Pnrr, alla legge delega sui contratti pubblici, ai numerosi interventi inseriti in altri provvedimenti legislativi ed agli oltre 260 decreti attuativi adottati dall’inizio del Governo Draghi testimoniano l’impegno straordinario profuso dall’Esecutivo e dal Parlamento in questi 18 mesi sulle tematiche di competenza del Mims”, ha concluso.

Il testo predisposto dal Governo prevedeva già norme importanti, tra cui: la semplificazione delle procedure autorizzative per le opere legate al Giubileo del 2025 e per l’adeguamento delle strade; la realizzazione di ulteriori approdi temporanei per migliorare la ricettività delle navi da crociera dopo l’interdizione al passaggio nel Canale della Giudecca e nel Bacino di San Marco; per velocizzare l’iter di approvazione dei progetti per la costruzione delle dighe e rafforzare le attività di controllo sulla manutenzione delle stesse e delle opere di adduzione e derivazione. Inoltre, il decreto legge del Governo introduceva misure per il risanamento degli immobili utilizzati dalle Capitanerie di Porto, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, il rafforzamento dell’interconnessione tra sistema ferroviario e trasporto aereo, l’adeguamento del codice della strada per favorire la mobilità sostenibile, il potenziamento del trasporto pubblico locale regionale nella direzione della transizione ecologica, attraverso la sperimentazione di servizi innovativi, il potenziamento delle attività del mobility manager, lo sviluppo della Funivia di Savona dedicata al trasporto di merci e danneggiata nel 2019 da gravi eventi alluvionali, così da rilanciare la sua attività e ridurre l’impatto ambientale derivante dal traffico pesante stradale dovuto al mancato funzionamento dell’impianto.

Su tale testo normativo sono state introdotte ulteriori misure, tra cui:

il rafforzamento della tutela della laguna di Venezia, con la previsione normativa di un nuovo Piano morfologico della stessa, aggiornato in termini di perimetro e finalità, in coerenza con i principi stabiliti dalle leggi speciali per Venezia;

il finanziamento del progetto di rigenerazione urbana delle aree del Comune di Genova (Campasso) interessate dal potenziamento del traffico ferroviario merci dal Porto di Genova verso il nord dell’Italia. Finalizzato a garantire una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica, riducendo l’impatto sugli abitanti delle zone interessate, il progetto favorisce la riqualificazione dell’area anche a fini abitativi; 

interventi di potenziamento di infrastrutture stradali e ferroviarie, tra cui la messa in sicurezza della strada ex 3-bis Tiberina, il collegamento Roma-Latina, il collegamento viario tra la strada Aurelia e il comune di Pietrasanta e sviluppo della linea metropolitana di Catania;

misure finalizzate a favorire le sinergie all’interno del Gruppo Fs con l’obiettivo di ridurre i costi operativi e abbreviare i tempi di realizzazione degli interventi;

 incentivi per favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto finalizzati alla sostituzione di motori endotermici con quelli elettrici. Inoltre, viene garantita la continuità dei servizi marittimi con le isole della Regione siciliana e sono previste semplificazioni per la nautica da diporto consentendo, in particolare, di utilizzare per un periodo più lungo (60 giorni rispetto ai 20 previsti) l’imbarcazione durante le procedure di rilascio della licenza di navigazione; 

 lo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli aeroporti delle isole minori. Al fine di dare effettività ai progetti per l’elettrificazione dei porti, si prevedono poteri sostitutivi da parte del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili in caso di inerzia da parte degli enti preposti;

 l’avvio di progetti sperimentali di rigenerazione urbana per la realizzazione e la funzionalizzazione di spazi esistenti da destinare a parchi gioco “innovativi”;

l’adeguamento alla normativa comunitaria della disciplina sulla tassazione delle Autorità di sistema portuale;

misure per favorire lo sviluppo degli investimenti per il rinnovo dei mezzi destinati ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale, eliminando l’obbligo di cofinanziamento a carico degli enti interessati;

 lo stanziamento di risorse aggiuntive per il migliore il funzionamento della commissione tecnica Via e della Commissione Pnrr-Pniec, anche al fine di accelerare le procedure di valutazione dei progetti;

 innovazioni nel codice della strada, tra cui:

l’introduzione della categoria di “illecito permanente” che, a fronte di specifiche violazioni accertate ripetutamente “da remoto” (mancata revisione, carenza di assicurazione) vieta il cumulo delle sanzioni, a meno che il soggetto sia stato fermato ovvero abbia ricevuto la notifica per le varie violazioni;

la previsione per possessori di patente A1 o A2 di ottenere, a seguito di un apposito corso di formazione e senza la necessità di un nuovo esame pratico, il rilascio della patente A2 o A;

la semplificazione nell’avvio dell’attività di autoscuola mediante la presentazione della Scia; 

la conferma della risoluzione per grave inadempimento del concessionario della Convenzione per la gestione delle autostrade A24 e A25, come già previsto dal decreto legge 85/2022. Si prevede la prosecuzione della gestione della rete in capo ad Anas SpA al fine di assicurare la continuità della circolazione in condizione di sicurezza, nonché la conservazione degli attuali livelli occupazionali, anche prevedendo l’inserimento di clausole sociale nei bandi di gara relative all’affidamento di nuovi lavori.

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