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Energia e carburante: timori per instabilità italiana

Mulè: "Non verrà fissato un tetto al prezzo del gas, non potremo calmierare il costo delle bollette"

Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè è critico con i responsabili della crisi di Governo che ha portato il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, a rassegnare le dimissioni proprie e del Governo nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale le ha respinte, chiedendo di riferire in Parlamento.

"Altro che i nove punti di Giuseppe Conte messi sul tavolo come una pistola contro il presidente Draghi: con la crisi scellerata e irresponsabile provocata dal Movimento 5 stelle nel nome di un termovalorizzatore, l'Italia subirà almeno nove piaghe. Non verrà fissato un tetto al prezzo del gas, non potremo fare leggi per calmierare il costo delle bollette", ha dichiarato in queste ore il sottosegretario. 

"Non avremo il ruolo internazionale che ci spetta per affrontare le crisi in atto a cominciare dalla guerra in Ucraina. Non ci sarà un decreto da almeno 15 miliardi di Euro previsto alla fine di luglio per le famiglie più in difficoltà che devono far fronte all'aumento del costo della vita e quindi anche dei mutui. Non ci saranno aiuti alle imprese, non verrà fissato un tetto al prezzo del gas, non potremo fare leggi per calmierare il costo delle bollette. Sono a rischio i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza di prossima assegnazione", ha aggiunto Mulè

"Non verrà predisposto un piano siccità, verrà a mancare un'azione coordinata che possa gestire la pandemia. Infine, non ci sarà il taglio delle tasse nelle buste paga dei lavoratori atteso con la riduzione del cuneo fiscale. Queste sono le piaghe che l'Italia dovrà affrontare senza un governo a causa della totale mancanza di senso dello Stato e del Paese reale da parte del Movimento 5 stelle". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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