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Autotrasporto: Assotir, fermo nazionale proclamato da Trasportunito è solo strumentale

Con la protesta si chiedono interventi che arriveranno in brevissimo tempo

Una protesta solo strumentale. Assotir definisce così la proclamazione da parte di Trasportunito del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 18 al 22 luglio prossimi. Gli organizzatori infatti, per l’Associazione italiana imprese di trasporto, con questa protesta sollecitano degli interventi che non solo sono già previsti, ma che oltretutto arriveranno nel giro di pochissimo tempo.

A spiegare la posizione di Assotir è stato il presidente nazionale, Anna Vita Manigrasso, secondo la quale “Ci sono due modi diversi di tradire il mandato di rappresentanza di questa categoria. Il primo e, più frequente, è quello di subordinare la difesa delle imprese di autotrasporto a presunti e mai dimostrati interessi generali (il Paese, l’economia, la fase politica). Il secondo è quello di strumentalizzare lo stato di enorme disagio in cui si trova il nostro settore, per ragioni a tutti evidenti (caro-gasolio, tariffe inadeguate, inefficienze puntualmente scaricate sui trasportatori, disparità di trattamento), con l’obiettivo di acquisire visibilità; una trappola frequente quando non c’è sostanza. La minaccia di un fermo nazionale per il 18 luglio prossimo, proclamato da alcune sigle, sembra appartenere a quest’ultima categoria. Si chiedono, infatti, -prosegue- cose già in abbondante via di esecuzione (il credito d’imposta per i veicoli Euro 5 e 6), che arriveranno a giorni, insieme a qualche altra mancia da parte dello Stato”.

Dello stesso avviso anche il segretario generale, Claudio Donati: “I soggetti che oggi minacciano il fermo nazionale per contestare il protocollo d’intesa sono gli stessi che lo hanno firmato a marzo. Di questo dovrebbero dare conto ai loro associati, anziché buttare la palla in calcio d’angolo”. Donati sottolinea inoltre che “Manca qualsiasi riferimento serio alle Regole per questo settore, esattamente l’opposto di quello che sostiene Assotir. Infatti, nella settimana appena trascorsa (il 7 luglio scorso), nell’ambito del nostro quarto Congresso Nazionale, abbiamo presentato ai rappresentanti in Parlamento delle principali forze politiche le 4 nostre proposte per intervenire sulle principali criticità del settore (costi minimi obbligatori, disciplina della subvezione, norma per l’applicazione dei tempi di pagamento e regola per il rispetto dei tempi di sosta al carico/scarico merci). E grazie a questa iniziativa abbiamo aperto un confronto con la politica, necessario, a nostro avviso, a far uscire l’autotrasporto dalla marginalità del dibattito politico”.

“Stando a quello che vediamo -conclude Manigrasso- sembra assai improbabile che i trasportatori possano accettare di bersi la solita bufala. Per quanto ci riguarda, invitiamo tutti, semplicemente, ad aprire gli occhi ed usare il cervello”.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilita.news

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