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Finisce in inchiesta la bravata del figlio del capo di Gtt

Samuele Bonfanti pescato alla guida del bus da 20 metri: ha 18 anni e non ha nemmeno la patente

Il figlio del capo di Gtt, la concessionaria del trasporto pubblico locale di Torino, mette nei guai papà. Stiamo parlando di Samuele Bonfanti, figlio di Gabriele Bonfanti, prima direttore delle risorse umane e poi direttore generale di Gtt, azienda controllata dalla finanziaria Fct Holding del Comune di Torino. Samuele, 18 anni, appassionato di pullman e tram, l'ha combinata grossa. Si è messo alla guida di un pullman, un grosso autosnodato lungo quasi 20 metri, e si è sentito libero di fare un giro per le strade della città: peccato che non abbia la patente di guida, neppure quella per le auto. Non contento, ha ripreso la bravata con un video girato con il cellulare e, ancora non del tutto soddisfatto, ha pubblicato il video su internet.

La marachella, chiamiamola così, è avvenuta il 19 aprile scorso, ma è venuta fuori solo adesso, dopo che il video è stato pubblicato sui social diventando subito un caso. Tanto che Gtt ha avviato accertamenti, fino a decidere di segnalare il fatto, 2 giorni fa, alla procura. Nel frattempo è stata avviata un'indagine lampo interna per risalire al pullman e chi fosse l'autista: la colpevole è una donna, un'istruttrice, che aveva concesso la pericolosa libertà al figlio del capo. La buona samaritana è stata sospesa e potrebbe rischiare anche il licenziamento.

Nel video si vede il ragazzo guidare il pullman, che era fuori servizio: non guida nemmeno male, dicono gli esperti, sicuro e disinvolto, come fosse abituato. Percorre in pieno giorno un tratto di via Botticelli, nel quartiere di Barriera di Milano, sempre nel capoluogo piemontese: effettua una svolta fino a condurre il mezzo al capolinea. L'autista-istruttrice, quando è stata chiamata a rispondere della cosa davanti all'azienda, avrebbe ammesso: "Ho fatto una stupidaggine".

"È una situazione particolarmente spiacevole perché riguarda sia la reputazione aziendale sia, indirettamente, una persona con un ruolo molto importante e che gode di grande stima" spiegano da Gtt. "L'azienda, venuta a conoscenza dei fatti, è prontamente intervenuta con un'indagine interna approfondita per accertare tutte le responsabilità e attraverso un immediato esposto in procura. Gtt ha inoltre già preso provvedimenti in riferimento al personale dell'azienda interessato ai fatti".

Adesso, però, viene fuori che già altre volte, in passato, sarebbero state concesse eccessive libertà al figlio del dg: e che lo stesso Samuele avrebbe mostrato, sui profili dei suoi social network, l'estrema familiarità con i mezzi pubblici, scrivendo addirittura di lavorare per Gtt e pubblicando l'immagine alla guida di un tram (fermo in deposito), oppure indossando la casacca dei controllori. Sembra anche che qualche volta sia salito a bordo dei mezzi a chiedere i biglietti.

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