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Primo trimestre 2022: traffici commerciali positivi per il network portuale laziale

A Civitavecchia torna il segno positivo anche rispetto al 2019

Primo trimestre del 2022 all’insegna del segno più per il network dei porti di Roma e del Lazio che prosegue sulla strada della ripresa post pandemia iniziata lo scorso anno. Si evidenzia, infatti, un traffico-merci complessivo pari a 3.466.595 tonnellate con una crescita del 15,9% rispetto al primo trimestre del 2021.

Tra le diverse tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono con un +9,5% (74.784) e 859.797 tonnellate complessive, mentre quelle solide con un +18,1% (+400.332) ed un totale di 2.606.798 tonnellate. Tra queste ultime, in crescita anche le categorie delle rinfuse solide (+31,7%; +239.836) per un totale di quasi un milione di tonnellate e delle merci varie in colli che, con un incremento di oltre l’11%, superano 1.600.000 tonnellate. In aumento del 2,6% (+13) anche il numero complessivo di accosti che passa da 493 a 506.

Entrando nello specifico dei dati di traffico che i tre porti laziali (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) hanno registrato nei primi tre mesi del 2022 raffrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente, il porto di Civitavecchia chiude il trimestre dell’anno in corso con un +14,3% (+318.717) e 2.551.158 tonnellate totali, registrando un incremento in tutte le principali categorie merceologiche ad eccezione delle rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) che subiscono un calo del 16% (-28.784 tonnellate). Le rinfuse solide, al contrario, aumentano di oltre il 32% (+195.718). Tra queste ultime si segnala l’incremento del carbone (+40,9%; +186.829 tonnellate) e delle “altre rinfuse solide” (+39,2%; +16.450 tonnellate), mentre i prodotti metallurgici e i minerali grezzi subiscono un calo rispettivamente del 2,3% (--2.261 tonnellate) e del 49,2% (-3150). Tra la categoria “merci in colli”, per la quale l’incremento è pari al 10,5% (+151.783 tonnellate) si evidenzia la crescita del 13,3% (+160.137 tonnellate per complessive 1.360.405 tonnellate) del traffico Ro/Ro.

Per quanto riguarda i contenitori, si registra un incremento del 13,3% (+3.309) con 28.170 Teu totali.

Positivi anche i dati del traffico-passeggeri, sia di linea (111.918) che crocieristico (58.186) che, rispettivamente, registrano un incremento del 34% (+28.424) e del 460,5% (+47.805). In aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 129.952 e un +16,2% (+18.100). Tra questi ultimi si evidenzia la crescita della sottocategoria “mezzi pesanti” (+14,2%; +8.522) ed il significativo aumento di quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati (+47,1%; +10.115).

Anche negli altri due porti del network laziale i primi tre mesi del 2022 fanno registrare un importante aumento del traffico complessivo rispetto allo stesso periodo del 2021.

In particolare, nel porto di Fiumicino, che sostanzialmente movimenta soltanto prodotti raffinati (jet fuel) per l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, l’incremento è pari al 18,9% (+73.629 tonnellate) per un totale di 462.289 tonnellate. In crescita (+25%) anche il numero degli accosti che passa dagli 8 del primo trimestre 2021 ai 10 di quello del 2022.

Nel porto di Gaeta il tonnellaggio totale delle merci è pari a 453.148 con un incremento del 22,3% (+82.770 tonnellate), si registra un aumento del 19,4% (+7) degli accosti e risultano in crescita tutte le principali tipologie merceologiche: le rinfuse liquide, con un totale di 246.106 tonnellate, aumentano del 13,8% (+29.939) mentre le “merci varie in colli” (big-bag), con un totale di 13.213 tonnellate, crescono del 193,6% (+8.713). Tra le rinfuse solide, invece, che nel complesso aumentano di quasi il 30% (+44.118) per 193.829 tonnellate totali, a crescere maggiormente sono le tre sottocategorie dei “prodotti metallurgici, minerali e materiali ferrosi” (+33,1%; +4475) per totali 18.000 tonnellate, dei “minerali grezzi, cementi e calci” che, con un totale di quasi 100.000 tonnellate registrano un aumento del 53,9% (+34.958) e delle “altre rinfuse solide” che raggiungono le 8300 tonnellate e un +361,1% (+6500 tonnellate).

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