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Turisti bloccati a Marghera, parte la diffida a Msc

Msc Sinfonia in avaria nello scalo per un giorno e mezzo: i crocieristi chiedono i danni

Bloccati a Porto Marghera per un giorno e mezzo. È stata questa la durata della brutta avventura che ha visto protagonista un gruppo di croceristi che si trovava a bordo della Msc Sinfonia, rimasta ferma a Porto Marghera a fine aprile. Precisamente la nave doveva partire sabato 23 aprile alle 16:00 e, invece, è partita domenica 24 aprile alle 21:00 per una settimana di crociera che però ha subito un cambiamento sostanziale: le tappe principali, infatti, dovevano essere Santorini e Mykonos, ma sono state annullate, causa il ritardo nella partenza, e sostituite con Spalato e Corfù.

Una brutta avventura quella che ha coinvolto i turisti che si sono viti bloccare in porto con vista container: non l'hanno (giustamente) presa bene, tanto che hanno deciso di rivolgersi all'associazione di consumatori Codici, con sede a Roma, per chiedere i danni a Msc. La diffida, firmata dall'avvocato Stefano Gallotta per conto di una ventina di persone, è stata inviata ieri a Ginevra, in Svizzera, casa madre della Msc, e a Napoli, dove invece ha sede la Msc Crociere. Ora che la diffida è stata inviata bisognerà capire se verrà trovato un accordo extragiudiziale con Mc oppure se la vicenda approderà in Tribunale.

"Quello della Msc Sinfonia è un caso clamoroso" spiega l'avvocato. "È evidente che la soluzione proposta per gli oltre 1.000 passeggeri è stata peggiorativa rispetto a quanto previsto dal viaggio, dal momento che quasi tutti avevano scelto la crociera proprio per le due tappe principali. Per questo -prosegue Gallotta- abbiamo chiesto la riduzione dei tre quinti dell'importo complessivamente pagato per la crociera, al netto delle spese a bordo e dei pacchetti per le visite. La compagnia in un primo momento aveva proposto 200 Euro a cabina, poi una riduzione del 30%: ma è una cifra irrisoria rispetto al danno".

Altro aspetto è quello che riguarda il risarcimento per danno da vacanza rovinata. "Il guasto alla nave rientra tra le responsabilità della compagnia" sottolinea il legale. "Per questo abbiamo chiesto 500 Euro a passeggero".

Poi c'è la questione, non trascurabile, del danno consumeristico. "A bordo della nave la vicenda è stata gestita fornendo informazioni contraddittorie" aggiunge Gallotta. "Per giustificare il ritardo è stato detto ai passeggeri che c'erano dei problemi nelle operazioni di imbarco, poi che la mancata partenza era causata da un sovraffollamento di navi in uscita da Porto Marghera. Chi era a bordo della nave -prosegue l'avvocato- solo la mattina successiva, leggendo i giornali online, ha scoperto che c'era un guasto e che la nave era in attesa di un pezzo di ricambio: un danno ulteriore che abbiamo valutato in 200 Euro".

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