Cosa succede nei cieli d'Europa? Non parliamo di astrofisica ma semplicemente di collegamenti aerei che stanno subendo tagli da paura. Oltre mille sono i voli cancellati dopo che erano stati programmati per l'estate in Europa. Al momento, il grosso delle cancellazioni riguarda la compagnia tedesca Lufthansa e le sue controllate Eurowings, Swiss Air e Brussels Airlines. Ma tensioni, conflitti sindacali e carenza di personale stanno attanagliando anche altre compagnie e i gestori di aeroporti in diversi Paesi Ue, come mette in risalto un articolo di "EuropaToday".
Lufthansa ha già cancellato 900 voli intraeuropei da o per gli aeroporti di Monaco e Francoforte (Lufthansa cancella 900 voli: manca personale), altre centinaia di voli verranno cancellati anche dalle controllate della compagnia tedesca, ossia Eurowings e Swiss (Swiss cancella altri voli estivi). Intanto la belga Brussels Airlines, sempre parte del gruppo Lufthansa, ha tagliato 148 voli per quest'estate spiegando di aver preso questa decisione "per ridurre il carico di lavoro estivo" dei suoi dipendenti. Un atto di cortesia che, però, viene contestato dai sindacati
"La decisione è stata presa unilateralmente da Brussels Airlines -spiegano le sigle sindacali al quotidiano belga 'La Libre'-. Basta un semplice calcolo per capire che è solo una goccia nell'oceano: Brussels Airlines opera circa 200 voli al giorno, il che significa che in due mesi ne vengono operati circa 12.400. La cancellazione di 148 rappresenta una diminuzione dell'1,19%. Servono semmai -aggiungono i sindacati- soluzioni strutturali a vantaggio dei lavoratori, vale a dire combinazioni di voli accettabili con riposo sufficiente tra i turni".
Altro giro, altri disagi. Dopo le proteste in Italia degli equipaggi di Ryanair, easyJet e Volotea, i sindacati di Ryanair in Spagna hanno annunciato probabili scioperi per l'estate. Lunedì scorso British Airways ha lasciato a terra 120 voli a corto raggio, easyJet ha cancellato 60 tratte annunciando che nelle prossime settimane dovranno essere soppressi almeno 30 collegamenti al giorno.
Non va meglio a guardare la situazione negli aeroporti: i lavoratori del "Charles De Gaulle" di Parigi in queste ore stanno scioperando per chiedere stipendi più alti. Conseguenza? Un quarto dei voli sono stato cancellati. Più o meno stessa musica agli scali di Dublino e Heathrow che stanno reclutando addetti allo screening, mentre l'aeroporto Schipol di Amsterdam sta aumentando gli stipendi per il personale. Ed in Spagna è stata annunciata martedì l'assunzione di 500 poliziotti in più per il controllo dei passaporti in aeroporti trafficati e destinazioni turistiche, tra cui Madrid.
Ma perché le compagnie tagliano se la domanda cresce in maniera esponenziale? La risposta è in un articolo di "Milano-Finanza", secondo cui, mentre il mondo si era fermato a causa della pandemia, le compagnie aeree, gli aeroporti ed i gruppi di assistenza a terra erano stati costretti a tagliare il personale per contenere i costi. Ora devono riassumere, velocemente, per consentire il servizio alle famiglie che si preparano ad andare in vacanza. Più facile a dirsi che a farsi.