Si allarga a macchia d'olio il problema dei container in giro per il mondo. Come abbiamo anticipato qualche giorno fa (Arriva l'effetto ketchup su container e noli) lo stop ma soprattutto, adesso, la ripresa del traffico merci dal porto di Shanghai -rimasto chiuso per lungo tempo a causa della recrudescenza da Covid-, sta condizionando le attività portuali nel mondo. Ora anche in tema di disponibilità di container vuoti. 

Secondo l'agenzia Bloomberg, infatti, migliaia di container vuoti sono stoccati nel porto di Rotterdam, mentre servono in Asia per trasportare merce verso l’Europa: questo avviene perché le compagnie marittime danno la precedenza ai contenitori pieni sulle navi in partenza dal porto olandese, in modo da recuperare un po' del traffico merci perso a causa della riduzione delle navi inviate in Cina durante il confinamento di Shanghai.

L’accumulo di container vuoti a Rotterdam determina la carenza di contenitori in Asia e, creando un effetto a catena, rende difficoltosa l'accoglienza di nuovi container a causa della mancanza di spazio: i container vuoti, infatti, alla fine, occupano nello scalo buona parte dello spazio che andrebbe destinato a quelli pieni in arrivo e partenza. Tanto che, per liberare spazio, la compagnia marittima Maersk ha annunciato che trasferirà fuori dal porto i contenitori vuoti. 

Tutto questo accade mentre il porto di Shanghai, snodo centrale nel traffico contenitori mondiale, ha ripreso l’attività al 71% dei livelli: anche lui, quindi, ha bisogno di container vuoti per smaltire l’export accumulato durante il confinamento e per riprendere a pieno ritmo l'esportazione della produzione cinese persa negli ultimi mesi.