Lo sciopero dei lavoratori aeroportuali in Francia ha causato numerose cancellazioni di collegamenti aerei in partenza dall'aeroporto "Charles de Gaulle" di Parigi-Roissy e in altri scali d'oltralpe. La protesta ha come obiettivo quello di adeguare i salari all'inflazione. I sindacati fanno sapere che la mobilitazione potrebbe durare fino a domenica 3 luglio.

La protesta ha preso il via oggi, nel primo giorno di partenza della stagione dei viaggi estivi in Francia. Un primo bilancio sugli effetti dello sciopero li ha offerti la Direction générale de l'aviation civile (Dgac) francese: ha riferito che il 17% dei voli programmati in partenza dagli aeroporti Parigi-Roissy e Parigi-Orly tra ore 7:00 e le 14:00 di oggi sono stati cancellati, soprattutto le rotte a corto raggio.

La richiesta dei lavoratori è quella di mantenere stabile il potere di acquisto delle famiglie, facendo leva sull'aumento dei salari. A Parigi l'inflazione, infatti, secondo le stime raggiungerà a settembre il 6,8%, il valore più alto dal 1985. Hanno aderito allo sciopero anche i Vigili del Fuoco dell'aeroporto "Charles de Gaulle", con richieste di aumento degli stipendi.

Nello specifico, gli addetti aeroporti chiedono un aumento del 6% retroattivo all'1 gennaio 2022, mentre la società di gestione propone il 3%. Insomma, continua il braccio di ferro. Intanto, l'autorità aeroportuale parigina ha avvertito di potenziali ritardi nell'accesso ai terminal e alle stazioni di check-in, controllo passaporti e sicurezza.