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Dg amministrazioni doganali europee riuniti a Bruxelles

Il direttore generale Minenna incontra il commissario Gentiloni

Ridisegnare l’Unione doganale a vantaggio della sicurezza dei cittadini e delle risorse finanziarie dell’Unione. Con questo obbiettivo i direttori generali delle Amministrazioni doganali europee si sono incontrati il 6 e 7 luglio in una due giorni di lavori presso il Berlaymont building, sede della Commissione europea a Bruxelles.

La visione strategica contenuta nel Rapporto dei saggi -il cosiddetto "Wise Persons Group"- propone un epocale balzo in avanti per le dogane europee, basandosi principalmente su un sensibile rafforzamento dello scambio dati fra le dogane ed i partner istituzionali coinvolti, come le autorità di vigilanza del mercato, le forze di polizia e le piattaforme dell’e-commerce. 

I vertici delle dogane europee si sono confrontati su come il ruolo delle dogane possa essere strategico nella transizione green attraverso azioni concrete per scoraggiare l’importazione di merci ad alto impatto ambientale o prodotte in Paesi con un livello normativo di tutela dell’ambiente non adeguato agli standard EU, tutelando al contempo gli operatori europei e l’ambiente. Molte sono state le proposte veicolate alla Commissione che trovano un momento propizio adesso, atteso l’aggiornamento in corso del Codice doganale dell’Ue.

Un confronto più ampio si è avuto tra le Amministrazioni doganali e la Taxud che, oltre che sulle questioni ancora aperte con il Regno Unito in seguito alla Brexit, hanno riguardato l’applicazione delle sanzioni conseguenti alla crisi russo-ucraina, le misure adottate a sostegno della popolazione dell’Ucraina e sulle conseguenze per gli operatori economici dell’Unione. 

Il direttore generale di Adm, Marcello Minenna, inoltre, ha intrattenuto un colloquio con il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, al quale ha illustrato le attività dell’Agenzia e le innovazioni recentemente adottate nei processi doganali; prime fra tutte l’applicazione di tecnologie non invasive per il controllo doganale e l’immissione di una consistente flotta di laboratori chimici mobili con capacità di intervento capillare su tutto il territorio nazionale.

Infatti, grazie ai finanziamenti europei, l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli sta potenziando le capacità di vigilanza dei propri uffici dislocati nei porti e negli aeroporti.

Infine la Commissione ha illustrato il livello di realizzazione dei nuovi sistemi IT nazionali previsti dal codice doganale, da cui risulta l’eccellente capacità di Adm di rispettare le scadenze unionali.

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