Il Piano nazionale degli aeroporti (Pna), predisposto dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e che sarà sottoposto al vaglio del ministero dei Trasporti nei prossimi giorni, prevede, tra le altre cose, il ridimensionamento di Roma-Ciampino e la trasformazione da militare a civile dello scalo "Girolamo Moscardini" di Frosinone. Uno studio di fattibilità è stato sottoposto da tempo alle commissioni Trasporti della Camera dei deputati e del Senato. 

"Preciso che noi non chiediamo formalmente la chiusura di Ciampino. Segnaliamo le gravi criticità di quella realtà, che è troppo innervata nel tessuto della città, crea disagio ai residenti tra smog e rumori, e non ha possibilità di espansione, come arrivi e decolli", ha affermato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma. La soluzione "porta all'aeroporto militare di Frosinone, il 'Girolamo Moscardini', che andrebbe ristrutturato ed aperto alle compagnie civili. Ovviamente una società privata di gestione degli aeroporti non può sostenere una simile operazione. Dovrà essere il Governo a decidere il da farsi, a trattare con l'Aeronautica militare ed a stanziare la spesa". 

"Frosinone rappresenta la soluzione naturale nel caso in cui si voglia intraprendere la strada del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Perché dotata di collegamento ferroviario ad elevata intermodalità, disponendo di una direttrice ferroviaria Roma-Frosinone già pronta. Per non parlare del collegamento autostradale", aveva spiegato un membro del consiglio di amministrazione di Enac, Alfredo Pallone, in una intervista a "Ciociaria Oggi".

"II punto di partenza dell'intero ragionamento -ha aggiunto Pallone- è il fatto che il Tar, con una sentenza dello scorso 12 marzo 2021, ha bocciato il progetto AdR (Aeroporti di Roma, NdR) relativo alla quarta pista dell'aeroporto di Fiumicino. Così come sarà inevitabile un ridimensionamento dello scalo di Ciampino. E nel 2025 la scuola di volo dell'Aeronautica sarà a Viterbo".