I porti del Sud Italia sono in crescita oltre la media nazionale. È quanto emerge dal rapporto "Italian Maritime Economy" redatto dal Centro studi Srm, collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo. Secondo la rilevazione i dati sui traffici cargo negli scali italiani nel primo semestre del 2022 hanno raggiunto un volume pari a 244 milioni di tonnellate: +2,7% sul 2019.
Di particolare rilevanza il peso delle attività portuali nel Mezzogiorno, dove è stato registrato il 145% del valore totale nazionale nel primo semestre per quanto riguarda la movimentazione di merci. In particolare, l'import-export via mare ha superato i 41 miliardi di Euro (+53% sul 2021). Una performance superiore del +42% rispetto al dato nazionale.
Il rapporto "Italian Maritime Economy" è stato presentato oggi a Napoli. Malgrado le tensioni internazionali il commercio via mare a livello mondiale continuerà a crescere: le stime sono di un +1,1% quest'anno (12,2 miliardi di tonnellate) e di un +2,3% nel 2023. Positivi anche i numeri nazionali: sotto il profilo della produzione di valore aggiunto sul trasporto marittimo (16%) l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Germania.