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Assarmatori al Parlamento Ue: “Confermare regime di esenzione per i traghetti”

Stefano Messina, presidente dell’associazione, lancia la richiesta

In attesa di mercoledì prossimo, giorno in cui il Parlamento Ue si riunirà in seduta comune per votare la posizione negoziale sulla proposta Fuel EU Maritime, inserita all`interno del pacchetto Fit for 55, Assarmatori, associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce numerose compagnie italiane di navigazione ed alcuni tra i principali operatori mondiali in ogni settore del trasporto marittimo, lancia due chiari obiettivi: confermare il regime di esenzione per i collegamenti soggetti a obblighi di servizio pubblico e per quelli con le isole minori e rigettare quegli emendamenti che, al contrario, metterebbero a repentaglio, se accolti, un principio costituzionalmente garantito come quello della continuità territoriale. 

Se accolte, queste richieste rappresenterebbero secondo l’associazione un importante passo avanti per tutelare i collegamenti insulari, la mobilità locale e l’industria turistica a tutto questo strettamente legata. È stato proprio Stefano Messina, presidente di Assarmatori, a divulgare queste istanze durante un evento organizzato a bordo del traghetto Liburna a Livorno per incontrare il cluster marittimo-portuale toscano: "Oltre a prevedere tali importanti esenzioni, che ci auguriamo di rafforzare ed estendere a tutte le isole nel corso delle successive negoziazioni in vista dell`approvazione del testo finale del Regolamento, unitamente alla correzione di alcuni elementi critici che permangono, l`intesa raggiunta in Commissione accoglie anche importanti elementi circa il profilo di responsabilità relativamente alle sanzioni previste dalla stessa proposta. Le compagnie di navigazione, infatti, non sarebbero chiamate a rispondere di violazioni se, opportunamente attrezzate per attingere energia da terra con il cold ironing, questo non fosse possibile per mancanza o malfunzionamento dell’infrastruttura. Analogamente, se non fossero disponibili i fuel alternativi, la responsabilità per il pagamento delle sanzioni ricadrebbe sul fornitore del carburante, con cui l’armatore ha stipulato un contratto, che risultasse inadempiente. Un ragionamento logico e di buon senso, che dovrà essere confermato dal Parlamento, rigettando inoltre quegli emendamenti che metterebbero a rischio la continuità territoriale". 

Il numero uno di Assarmatori ha poi terminato il suo discorso dicendosi fiducioso sulla decisione del Parlamento: "Come detto, nonostante i passi avanti, permangono alcuni elementi critici che dovranno essere affrontati e risolti nei successivi passaggi negoziali, ma mercoledì si gioca già una partita importante e ci auguriamo che i parlamentari europei, a partire da quelli italiani, sappiano cogliere la portata di queste misure, confermando l’accordo raggiunto in Commissione. Un ringraziamento in tal senso deve essere rivolto ai deputati che hanno lavorato per tutelare questi servizi e la specificità del nostro Paese". 

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