Al via a Parigi il Salone "Euronaval 2022", uno dei principali eventi globali dedicati al settore militare navale in corso fino al 21 ottobre 2022. Si tratta di una importante vetrina in cui vengono esibiti componenti, progetti, prototipi e nuove tecnologie. Attesi 25.000 visitatori, tra workshop e conferenze alla presenza di 142 delegazioni ufficiali e 29 capi di Stato maggiore di varie marine militari nel mondo. 

La 28esima edizione del salone si svolge sullo sfondo della guerra tra Russia ed Ucraina e di altre crisi che condizionano l'ossatura dell'evento. Gli scenari navali mondiali sono infatti in evoluzione: basti pensare agli scontri nel mar Nero, al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel mar Baltico, alla disputa tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo orientale, agli scontri tra Pechino e Taiwan nel Mar cinese, ai traffici illeciti nel Golfo di Guinea ed al necessario controllo degli stretti di tutto il mondo. 

In questo contesto gli Stati stanno riarmando le loro marine militari. Secondo uno studio commissionato dal sindacato Groupement des industriels de construction et activités navales (Gican) francese, che raduna 250 realtà del settore marittimo, tra il 2020 e la prima metà del 2022 il numero di mezzi da guerra ordinati è aumentato del +5,5% a livello mondiale, raggiungendo quota 495 di cui: 187 navi, 176 pattugliatori e 33 sottomarini. 

La grande sfida per i produttori di navi oggi è quella di sviluppare, produrre e consegnare più velocemente. Ciò rende necessaria la partecipazione attiva dei ministeri competenti e delle forze armate. Già oggi i cantieri navali stanno accelerando la loro rivoluzione 4.0 per ridurre i cicli di sviluppo grazie soprattutto all'automazione ed all'utilizzo di modelli. Ad esempio l'azienda francese Naval Group ha lanciato un programma per la costruzione in 20 mesi di una corvetta "Gowind", in 30 mesi di fregate di difesa (Fti), in 64 mesi per le nuove fregate Fremm. L'obiettivo è quello di effettuare consegne in tempi record.