Il Governo si appresta a varare il decreto "Flussi 2022" sull’ingresso regolare di lavoratori extra Ue, che –come per lo scorso anno– dovrebbe contenere anche una quota riservata agli autisti professionali per il trasporto di merci su strada e dare così una “boccata d’ossigeno” agli operatori del settore, per far fronte alla carenza strutturale di conducenti, diventata ormai una emergenza nazionale.
Anita, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di trasporto e di logistica, lancia però un allarme al nuovo Governo ed in particolare al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) Matteo Salvini e al ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, affinchè vengano contestualmente trovate soluzioni normative tali da consentire il pieno utilizzo di tale strumento da parte delle imprese di autotrasporto, cosa che non è avvenuta lo scorso anno.
Infatti, sebbene il decreto "Flussi 2021" avesse fissato un congruo numero di ingressi per gli autisti professionali, nessun conducente è potuto entrare nel nostro Paese poiché privo dei titoli abilitativi (Carta di qualificazione del conducente) secondo le norme dettate dall’Unione europea. Se non si risolve questo punto focale, il decreto "Flussi 2022 "purtroppo non darà una mano alle imprese del settore dell’autotrasporto ad assumere autisti.