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Sciopero generale: il nodo della manovra economica

Salvini: "Immotivato ed ideologico contro il Governo pesa sulle spalle dei lavoratori"

Oggi sciopero generale indetto dai sindacati Cgil ed Uil per protestare contro la manovra economica. Le sigle chiedono i seguenti cambiamenti: decontribuzione al 5% per salari fino a 35.000 Euro; niente flat tax; tassazione degli extraprofitti; rivalutazione delle pensioni; più risorse per istruzione e sanità; cancellazione della legge Fornero. La mobilitazione interessa tutti i settori: trasporti, sanità, banche, scuole. Fermi bus, metro, tram e treni. 

"Grazie al buonsenso di Cisl, Ugl e dei loro iscritti. Non sostenendo uno sciopero immotivato ed ideologico contro il Governo, non complicheranno la giornata a milioni di lavoratrici e lavoratori. Col dialogo si affrontano e risolvono i problemi, con lo scontro ideologico no", ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri. 

Sulla stessa linea il segretario generale Cisl, Luigi Sbarra, che non ha aderito alla protesta: "Sulla manovra non si può dire, se non in malafede, che non c'è nulla di positivo". "Siamo impegnati per correggere e migliorare le cose che non vanno", ma "quando si agita troppo lo sciopero, lo si trasforma in un rito, che non produce risultati, ma scarica il peso sulle spalle dei lavoratori e trasferisce il conflitto nelle aziende". "Apriamo un confronto per migliorare la legge di bilancio", sia "il tempo della responsabilità, non dell'antagonismo".

Di tutt'altro avviso i promotori della mobilitazione. Questa la posizione del segretario generale Cigl nazionale, Maurizio Landini: prima dell'insediamento dell'Esecutivo Meloni "sono avvenute due cose: c'è stata la tassazione degli extraprofitti, poco secondo noi, perché si potevano tassare di più, ma che portò 200 Euro a tutte le persone fino a 35.000 a luglio; e poi si avviò da settembre una riduzione del cuneo contributivo. Quindi furono primi risultati parziali", che "dovevano essere la base di una riforma fiscale e di una riforma delle pensioni con cui col Governo Draghi avevamo iniziato a discutere. Poi è caduto il Governo: c'è una nuova legge finanziaria e va da un'altra parte".

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