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Adm-GdF: sequestrati 85 chili di cocaina al porto di Vado Ligure

Ed arrestato trafficante; droga suddivisa in 75 panetti

Tratto in arresto cittadino albanese, sorpreso a recuperare un carico di droga abilmente occultato in un container depositato nell’area doganale del porto di Vado Ligure.

 Il container, giunto a Vado Ligure a bordo della M/n “Maersk Penang”, proveniente dall’Ecuador con un carico di banane, è stato individuato dai funzionari del Reparto antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli – Ufficio delle dogane di Savona, durante l’ordinario monitoraggio dei flussi commerciali marittimi che interessano gli hub portuali di Savona e Vado Ligure (Savona), rivolto in particolare alle spedizioni transnazionali di merci provenienti da aree geografiche considerate “a rischio”.

Il contenitore, una volta sbarcato dalla nave, è stato sottoposto ad una accurata ispezione congiuntamente ai finanzieri del Comando provinciale di Savona che ha portato al rinvenimento ed al sequestro del carico di stupefacente. Le successive indagini poste in essere dai militari appartenenti al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Savona ed al Gruppo Savona, hanno consentito di trarre in arresto un soggetto, che introdottosi furtivamente nell’area portuale di Vado Ligure, è stato sorpreso ad armeggiare nel container sospetto, con l’intento di recuperare lo stupefacente ivi occultato.

L’uomo, un 21enne albanese senza fissa dimora, è stato immediatamente bloccato dai finanzieri e tratto in arresto con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, quindi tradotto presso la casa circondariale di Genova-Marassi. La droga, circa 85 chilogrammi di cocaina, suddivisa in 75 panetti, è stata messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Al momento dell’arresto, il cittadino albanese è risultato in possesso di un telefono cellulare ed attrezzatura varia idonea all’apertura forzata del container.

Dall’inizio del 2023 sono oltre 250 i chilogrammi di cocaina posti sotto sequestro grazie all’attività congiunta dei funzionari doganali e dei militari della Guardia di Finanza, i quali collaborano in maniera costante attraverso uno scambio di informazioni che risulta basilare nell’ambito del bacino portuale di Savona-Vado Ligure, i cui traffici, rispetto ad analogo periodo dell’anno 2022, sono aumentati del 20%, condizione che ha incrementato del 30% i controlli doganali di specie.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità della persona sottoposta ad indagini. 

La stretta collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, rafforzata anche da un recente protocollo d’intesa siglato fra i vertici delle Istituzioni interessate, apporta nuovi importanti risultati nell’ambito della lotta all’introduzione illecita dello stupefacente nel territorio dello Stato.

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