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Anas e sicurezza stradale: il nuovo spot della campagna "Guida e basta"

Contro uso del cellulare ed altre distrazioni

Basta con le distrazioni, basta con l’uso del cellulare, basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità e di rispetto delle regole. Il viaggio su strada non può rappresentare un rischio per la propria vita e quella degli altri.

Nel nuovo spot sulla sicurezza stradale, presentato oggi, Anas (Società del polo Infrastrutture del Gruppo Fs italiane) rilancia questi messaggi che dal 2015 sta divulgando nella sua campagna con uno slogan diretto e chiaro: “Quando guidi, Guida e Basta”.

Il video è stato realizzato da Anas in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Polizia di Stato, in versione televisiva e radiofonica.

Il nuovo spot di Anas, diventato un appuntamento annuale, è stato realizzato nelle due versioni da 30 e 15 secondi e viene trasmesso, a partire da domenica 16 luglio, sui principali circuiti radio-televisivi nazionali. 

Lo spot sarà presente anche sui profili social di Anas: Facebook, Twitter, Instagram e sul canale Youtube e tutte le informazioni sulla campagna “Guidaebasta” sono disponibili alla pagina dedicata.

L’impianto della narrazione dello spot è incentrato su due gruppi di giovani, il target principale a cui destinato il messaggio, che stanno andando in discoteca su due diverse vetture. Con un montaggio alternato e l’uso di inquadrature verticali, che richiamano il linguaggio dei social network, si notano i comportamenti contrapposti: la condotta scorretta degli uni (uso del cellulare, realizzazione di video e foto, cintura di sicurezza non indossata) contro quella corretta degli altri.

Solo questi ultimi giungeranno a destinazione.

Il messaggio è chiaro: la distrazione, l’uso smodato del telefono e dei social durante la guida sono comportamenti pericolosi per sé e per gli altri.

Molto spesso risultano fatali. 

Oltre alla distrazione, anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida è un dato significativo che contribuisce all’aumento degli incidenti stradali. L’ultima ricerca sugli stili di guida degli utenti commissionata da Anas e condotta da Csa Research - Centro statistica aziendale -con interviste su un campione di oltre tremila persone e con circa cinquemila osservazioni dirette su strada- ha infatti rilevato che gli automobilisti italiani attribuiscono alle condotte altrui, non alle proprie, i pericoli che causano incidenti o situazioni potenzialmente a rischio.

Lo studio, giunto alla seconda edizione, rileva che sul rispetto delle regole del codice della strada, in una scala da 1 a 10, il giudizio su sé stessi oscilla tra un punteggio compreso tra l’8 e l’8,8. Molto meno clementi, invece, quando si esprime un giudizio sugli altri: qui la percezione raccoglie consensi che vanno da 5 a 5,9.

Sotto, lo spot:

 

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