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Dazi Ue-Usa: Tajani riunisce i rappresentanti delle imprese

Istituita Task force dazi permanente alla Farnesina

All'incontro hanno partecipato le agenzie del Sistema Italia - Ice, Sace, Simest e Cdp, la Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles, l’ambasciata italiana a Washington e i rappresentanti di varie associazioni produttive tra cui Confindustria, Coldiretti, Confapi, Confagricoltura, Cna, Confimi Italia, Federacciai, Farmindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Federlegno e Federvini

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha tenuto oggi alla Farnesina una riunione sui dazi a seguito dell’accordo raggiunto tra Unione europea e Stati Uniti. All'incontro hanno partecipato le agenzie del Sistema Italia - Ice, Sace, Simest e Cdp, la Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles, l’ambasciata italiana a Washington e i rappresentanti di varie associazioni produttive tra cui Confindustria, Coldiretti, Confapi, Confagricoltura, Cna, Confimi Italia, Federacciai, Farmindustria, Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Federlegno e Federvini.

Il ministro ha innanzitutto annunciato l’istituzione di una Task force permanente sui dazi alla Farnesina per dare sostegno alle imprese, e spiegato come i negoziati con le controparti statunitensi andranno avanti nei prossimi giorni per meglio definire i dettagli in taluni settori, tra cui alcuni di specifico interesse per l’Italia, come quello viti-vinicolo.

Nel corso dell’incontro sono stati quindi illustrati i contenuti dell’intesa di principio raggiunta tra la Commissione europea e gli Stati Uniti che prevede un dazio orizzontale sulle merci europee del 15%, comprensivo del dazio medio in vigore ai sensi dell’Omc, pari al 4,8%. L’intesa prenderà forma tramite una dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti (intesa quadro), che dovrebbe essere finalizzata a livello tecnico nei prossimi giorni. La dichiarazione congiunta non è giuridicamente vincolante. Gli impegni in essa contenuti verrebbero declinati in un secondo momento in un accordo sul commercio reciproco (giuridicamente vincolante).

L’intesa prevede - tra gli altri - anche prodotti sottoposti a regime “zero-for-zero”, un impegno europeo ad aumentare gli acquisti dagli Stati Uniti, un impegno politico a collaborare per mantenere aperte le catene di fornitura in materia di minerali critici e l’impegno europeo a tenere conto delle “preoccupazioni americane” nel contesto dell’agenda sulla semplificazione.

Il Governo italiano ha già chiesto a Bruxelles di attivare un servizio di monitoraggio europeo sull’impatto dell’accordo sui dazi e continuerà a lavorare anche per rafforzare il Mercato unico, semplificare le regole, diversificare le relazioni commerciali e ridurre le nostre dipendenze.

In tale prospettiva, il Governo reitera il forte impegno a perseguire con determinazione la strategia di diversificazione dei mercati di destinazione dell’export, attraverso l’attuazione del Piano d’azione per l’export nei mercati extra-UE ad alto potenziale per accompagnare le imprese italiane verso nuovi mercati a forte crescita e promuovere l’internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale. Tale strategia si fonda anche sul rafforzamento degli strumenti di promozione dell’Ice, inclusi quelli che riguardano la partecipazione delle imprese italiane alle fiere di rilevanza internazionale, sui finanziamenti agevolati di Simest e su un’ulteriore ampia estensione della Push Strategy di Sace per raggiungere nuovi mercati e nuovi clienti internazionali.

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